Nel Regno Unito continua la diffusione della variante indiana del coronavirus, che è il 40% più trasmissibile rispetto a quella britannnica.
Il ministro della Salute britannico, Matt Hancock, a SkyNews, ha affermato che questa diffusione rende «più difficile» la decisione sull’allentamento delle restrizioni a partire dal prossimo 21 giugno.
«La variante indiana (Delta) del Covid-19 è il 40 per cento più trasmissibile rispetto alla variante del Kent (Alfa). Ciò significa che è più difficile gestire questo virus con la nuova variante Delta, ma crediamo che con due dosi di vaccino si ottenga la stessa protezione rispetto alla vecchia variante», ha detto Hancock, che ha annunciato che le vaccinazioni saranno aperte ai minori di 30 anni a partire dalla prossima settimana.
«Questa settimana apriremo le vaccinazioni agli under 30 e quindi ci stiamo avvicinando al punto in cui saremo in grado di offrire il vaccino a tutti gli adulti in questo paese», ha affermato il ministro, sottolineando che vaccinare i bambini di età superiore ai 12 anni avrebbe i suoi «vantaggi» per l’istruzione.
Infatti, l’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA) ha approvato venerdì scorso l’uso del vaccino Pfizer/BioNTech per i ragazzi dai 12 ai 15 anni.
«Sono lieto che il regolatore, dopo aver esaminato molto attentamente i dati, si sia fatto avanti e abbia affermato che il vaccino è sicuro ed efficace per coloro che hanno più di 12 anni. Attualmente stiamo ricevendo consigli dal Comitato congiunto per le vaccinazioni e l’immunizzazione (JCVI), gli esperti in materia, sul giusto approccio per metterlo in pratica», ha detto Hancock.
«Voglio difendere l’istruzione tanto quanto chiunque altro, e quindi voglio assicurarmi che non si ripeta quanto visto in autunno», ha aggiunto il ministro, invitando tutti i cittadini a farsi inoculare la seconda dose di vaccino dal momento che una sola si è rivelata non efficace contro la variante indiana. «Dobbiamo andare tutti a vaccinarci e in questo modo spezzeremo questo legame tra il numero di casi e il numero di ricoveri», ha concluso Hancock.
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