Nuovo episodio di violenza a New York. Un italoamericano di 22 anni, Anthony D’Onofrio, è stato ucciso a coltellate la notte tra il 29 e il 30 gennaio fuori da un ristorante. Lo riportano i media Usa. Un ragazzo di 19 anni, Kevin Cuatlacuatl, è stato fermato dalla polizia.

Chi era la vittima

Anthony D'Onofrio

Anthony D’Onofrio

Nato a Brooklyn da madre siciliana e padre della provincia di Latina, D’Onofrio sognava di fare il pilota ma si guadagnava da vivere guidando le carrozze per i turisti a Central Park.

Rissa fuori da un ristorante

Secondo le prime ricostruzioni, è stato colpito in una rissa fuori dal ristorante Catrinas Mexican Grill sulla Third Avenue.

Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 3 di notte D’Onofrio è stato colpito da una coltellata al petto. Al suo arrivo la polizia lo ha trovato a terra in una pozza di sangue e privo di sensi. Portato in ospedale, è morto poco dopo. Sul posto era stata trovata un’altra persona della stessa età, con ferite alla testa, ma non è in pericolo di vita.

La ricostruzione della Polizia

Stando alle prime ricostruzioni della polizia, il giovane italoamericano è stato aggredito durante una rissa attorno alle 4 del mattino fuori dal ristorante Catrinas Mexican Grill. E’ poi morto all’ospedale Langone di Brooklyn, dove era stato portato d’urgenza. Per l’omicidio è stato fermato il 19enne Kevin Cuatlacuatl, colpevole anche di aver ferito alla testa un altro giovane di 22 anni che non è in gravi condizioni.

Il cordoglio sui social

Tanti i messaggi di cordoglio sui social network di amici e parenti. Dalla sua pagina Facebook si intuisce il forte legame con l’Italia e la passione per i suoi piatti tipici.

“Castelforte sta vivendo con profondo dolore e partecipazione emotiva la prematura scomparsa di Anthony. Una giovane vita è stata troncata improvvisamente. A noi resta il dolore e l’impegno di vivere affinché certe tragedie non si ripetano mai più. Nessuna vita può finire in questo modo. Alla famiglia giunga il pensiero e la vicinanza dell’intera amministrazione comunale e di tutti i concittadini”, ha scritto su Facebook il sindaco della città, Angelo Felice Pompeo, dove Anthony era stato qualche anno fa per fare visita ad alcuni parenti.

Anche un video su Facebook per commemorare il giovane siciliano che lavorava portando le carrozze a Central Park. Nella clip commemorativa una serie di scatti del ragazzo e “I’ll be missing you”, la celebre canzone di Puff Daddy.

Anthony D'Onofrio

Anthony D’Onofrio

“Oggi in questa fredda e nevosa mattina di gennaio – scrive un amico su Facebook, postando il video – sono stato svegliato da una telefonata che mi ha frantumato il cuore in pezzi. Il mio caro amico, Anthony D’Onofrio è morto. Dio l’ha messo nella mia vita nell’ultimo anno senza sapere che i ricordi che abbiamo creato insieme sarebbero stati da custodire e abbracciare per sempre. Sono così grato di aver sviluppato un legame così stretto e amicizia con un giovane che è stato preso troppo presto. I ricordi indimenticabili che ho con questa bella anima non si dimenticheranno mai. Era una persona gentile, amorevole, goffa e leale. Mi ha mostrato così tanta integrità nelle ultime festività, lavorando così duramente ed impegnandosi. Era un proprietario di carrozze per cavalli di seconda generazione e siciliano/italianoamericano di prima generazione. Oggi piango un’enorme perdita nella mia famiglia di NYC Horse Carriage Rides e nella mia cerchia ristretta di amici intimi. Questo mi ha fatto capire di essere sempre amorevole e premuroso con i miei vicini, poiché non sai mai come uno può influenzare la tua vita o la loro. Fino a quando non ci incontreremo di nuovo Anthony, Riposa in Paradiso. Ti voglio bene, fratellino mio”.

 

Aumentano violenza e criminalità nella Grande Mela

Nell’ultimo periodo violenza e criminalità stanno dilagando a New York che, secondo molti osservatori, è tornata ai livelli di 30 anni fa, prima della stretta di Rudolph Giuliani e dell’11 settembre. Sono le strade di Brooklyn, dove è stato accoltellato Anthony, il principale campo di battaglia ma c’è un aumento dei crimini anche a Manhattan. L’anno scorso ci sono stati oltre 500 tra morti e feriti, mai così tanti in dieci anni. La pandemia di Covid, di cui New York è stata a lungo l’epicentro negli Stati Uniti, ha contribuito non poco ad esacerbare la situazione. Le serrande di negozi e ristoranti abbassate, i teatri e i cinema chiusi, gli uffici vuoti, l’assenza di turisti e le vie deserte hanno reso la metropoli molto più pericolosa.

Proprio nei prossimi giorni il presidente Joe Biden ha in programma una visita a New York per incontrare il neo sindaco Eric Adams, che durante la campagna elettorale aveva promesso tolleranza zero contro la violenza, per discutere la strategia dell’amministrazione contro il crimine. Il piano di Biden prevede finanziamenti record a città e stati per mettere più poliziotti nelle strade e investire in programmi di prevenzione della violenza nelle comunità.

 

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