Antonietta Caracoglia, 84 anni, dopo dieci giorni in attesa di un tampone, è morta in ospedale a Roma.

Il medico aveva richiesto il test diagnostico per il Covid-19, che, però, non è arrivato in tempo.

I figli di Antonietta, intervenuti a Pomeriggio Cinque, la trasmissione di Mediaset condotta da Barbara D’Urso, hanno raccontato: «Forse mia madre sarebbe morta lo stesso, ma con un tampone fatto in tempo avrebbe avuto giorni di cure in più».

E ancora: «Ho scoperto di essere positiva – dice la figlia – e subito mi sono allarmata, nei giorni prima di scoprirlo ero stata a contatto con mio fratello che viveva con mia madre. Da quel momento abbiamo dovuto aspettare a lungo per sapere se fosse positiva».

E, a proposito del ritardo: «A oggi la Asl non ci ha ancora chiamato per eseguire questo tampone. Mia madre è arrivata in ospedale con una polmonite bilaterale, si sarebbe potuta curare in quei giorni d’attesa». La donna si è spenta all’ospedale San Camillo della Capitale nella notte tra il 21 e il 22 novembre ed era stata ricoverata il 9. La famiglia della donna ha denunciato quanto successo ai Carabinieri di Acilia.

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