È morto il miliardario Alexander Subbotin, ex manager di Lukoil, la più grande compagnia petrolifera russa. Lo ha riportato The Moscow Times. Si tratta di un’altra morte legata al settore energetico russo negli ultimi mesi. Stando alle informazione fornite dal quotidiano, è deceduto dopo una seduta con uno sciamano a Mytiszki, vicino Mosca.

Il canale televisivo Mash ha riportato che l’ex manager di Lukoil, insieme alla moglie, si sarebbe sottoposto lo scorso fine settimane a un trattamento con il veleno di rospo, un procedimento a cui faceva spesso ricorso che prevede ferite provocate da tagli in cui iniettare il siero ricavato dall’animale. Lo scopo? Rafforzare il sistema immunitario.

Secondo The Moscow Times, Subbotin aveva scelto di sottoporsi nuovamente a quell’intervento per riprendersi da una sbornia. L’uomo, però, ha avvertito un forte dolore al cuore durante la seduta. I soccorsi non sono stati chiamati immediatamente perché si è cercato di curare l’oligarca con un sedativo a base di erbe naturali. Una volta preso il siero, l’uomo si è addormentato ed è morto nel sonno. Aleksander Subbotin era un membro del consiglio di Ooo Trading House Lukoil.

Si tratta dell’ennesimo caso di morte tra gli oligarchi russi da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Di recente, nella loro villa spagnola, sono stati trovati morti il 55enne Sergey Protosenya (dirigente del gas), la moglie e la figlia. A quanto pare un omicidio – suicidio. Infine, è morto, dopo essere precipitato da una scogliera, il capo di un resort legato a Gazprom, il 37enne Andrei Krukowski.