Chi vive a Kaliningrad, exclave russa tra Polonia e Lituania, quindi tra due Paesi della UE e della NATO, è in difficoltà per il divieto di transito delle merci via terra, annunciato ieri, lunedì 20 giugno.

Come riportato da Reuters, un residente ha spiegato: “I lavori di costruzione si fermeranno. Anche la manutenzione delle strade. Tutto andrà solo peggio. Penso che molte persone perderanno il lavoro perché non c’è altra opzione”. L’uomo ha già in programma di lasciare la regione a causa del rafforzamento delle sanzioni occidentali (che, quindi, funzionano, al contrario di quanto dice Vladimir Putin).

Dmitry Lyskov, governatore della regione di Kaliningrad, ha invitato i cittadini a non ricorrere agli acquisti perché presi dal panico, spiegando che già due navi stanno trasportando merci da San Pietroburgo e altre sette saranno messe in servizio entro la fine dell’anno: “Possiamo reindirizzare le risorse che riguardano la logistica delle merci sanzionate al trasporto delle merci non autorizzate”.

Le autorità lituane hanno affermato che il divieto di transito attraverso il loro territorio verso l’exclave russa di Kaliningrad di merci soggette a sanzioni dell’UE dovrebbe entrare in vigore da sabato prossimo, 25 giugno.

L’elenco delle sanzioni dell’UE comprende in particolare carbone, metalli, materiali da costruzione e tecnologia avanzata e il divieto coprirà circa il 50% degli articoli importati da Kaliningrad. L’avvio del blocco è stato confermato dalle ferrovie statali lituane in una lettera ai clienti a seguoto del ‘chiarimento’ della Commissione europeo sul meccanismo di applicazione delle sanzioni. Un portavoce del servizio ferroviario lituano, infatti, ha confermato il contenuto della lettera. Il ministero degli Esteri, invece, non ha risposto a una richiesta di commento da parte di Reuters.

Il viceministro degli Esteri lituano Mantas Adomenas ha dichiarato alla TV pubblica che la sua istituzione è in attesa di “chiarimenti da parte della Commissione europea sull’applicazione delle sanzioni europee al transito delle merci a Kaliningrad”.

La Russia, intanto, ha avvertito la Lituania, membro della NATO: ha promesso misure “segrete” per difendere i propri interessi nazionali se il transito delel merci verso Kaliningrad non dovesse essere ripristinato. E Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri Russo ha affermato: “La Lituania, con le sue restrizioni al transito delle merci attraverso la regione di Kaliningrad, aggrava la situazione della sicurezza alimentare. Hanno bisogno di capire le conseguenze e le conseguenze, sfortunatamente, arriveranno”.

A Kaliningrad – ricordiamo – c’è il quartier generale della flotta russa del Mar Baltico. L’enclave fu tolta alla Germania nazista dall’Armata Rossa nell’aprile 1945 e ceduta all’Unione Sovietica dopo la seconda guerra mondiale.

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