• Sparatoria a Perm, in Russia, all’interno dell’Università.
  • Il bilancio: 8 morti e 10 feriti.
  • Ucciso l’aggressore ma esclusa la pista terroristica.

Sparatoria all’interno dell’Università di Perm, nella Siberia occidentale, in Russia.

Il bilancio attuale, seppur contrastante tra le fonti, è di 8 morti e almeno dieci feriti. L’aggressore, uno studente dell’ateneo, Timur Bekmansurov, è stato ucciso dalle forze dell’ordine durante l’operazione di arresto: ha anticipato l’attacco con un post condiviso sui social media, spiegando che non si trattava di terrorismo. Secondo l’agenzia Tass, le autorità locali starebbero indagando per capire se possano esserci eventuali complici.

Diversi studenti si sono messi in salvo saltando dalle finestre, altri si sono barricati nell’Auditorium.

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. «Il presidente esprime sentite condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari a causa di questo incidente», ha dichiarato Peskov.

Putin ha incaricato il ministro della Salute, Mikhail Murashko, e il ministro dell’Istruzione e della Scienza, Valerij Falkov, di recarsi a Perm per organizzare l’assistenza alle famiglie delle persone uccise e ferite.