Il Consiglio e il Parlamento dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sul salario minimo.

In una nota, il Consiglio UE ha fatto sapere: “I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio su una nuova legge dell’UE per promuovere l’adeguatezza del salario minimo legale. La direttiva stabilisce procedure per l’adeguatezza del salario minimo legale, promuove la contrattazione collettiva sulla determinazione del salario e migliora l’accesso effettivo alla protezione del salario minimo per quei lavoratori che hanno diritto a un salario minimo ai sensi del diritto nazionale”.

Attenzione, però. Nicolas Schmit, commissario UE al lavoro, ha affermato: “Non imporremo un salario minimo all’Italia, non è questo il punto. Sono molto fiducioso che alla fine il governo italiano e le parti sociali raggiungeranno un buon accordo per rafforzare la contrattazione collettiva, soprattutto per coloro che non sono ben tutelati, e alla fine arriveranno alla conclusione che potrebbe essere importante introdurre il sistema salariale minimo in Italia. Ma spetta al governo italiano e alle parti sociali farlo”.

L’Italia, infatti, fa parte dei soli 6 Stati membri dell’UE dove non è in vigore alcun salario minimo. Gli altri sono Danirmarca, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia. L’approfondimento qui.

Comunque sia, soddisfatta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Nei nostri orientamenti politici abbiamo promesso una legge per garantire salari minimi equi nell’Ue. Con l’accordo politico di oggi sulla nostra proposta su salari minimi adeguati, portiamo a termine il nostro compito. Le nuove regole tuteleranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro paghi”.

Naturalmente, l’accordo in seno all’UE spinge i partiti italiani favorevoli al salario minimo, come il MoVimento 5 Stelle, ad accelerare in tal senso. Così Giuseppe Conte su Twitter: “A Strasburgo è stato raggiunto l’accordo sulla direttiva Ue sul Salario minimo. Il Movimento 5 Stelle da anni porta avanti questa battaglia. Non ci sono più scuse per nessuno: approviamo subito la nostra proposta, eliminiamo la vergogna degli stipendi da fame per milioni di lavoratori”. A non volere il salario minimo, invece, sono Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.