Da domani, martedì 24 gennaio, lo sciopero dei benzinai sulla rete viaria ordinaria inizierà alle ore 19 e terminerà  allo stesso orario di giovedì 26 gennaio. In autostrada, invece, partirà dalle 22 di domani e andrà avanti fino alle 22 del 26 gennaio.

Lo ha comunicato una nota unitaria di Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio. In cui si legge anche l’avviso esposto dai gestori: “Chiuso per sciopero. Per protestare contro la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della categoria e gli inefficaci provvedimenti del governo che continuano a penalizzare solo i gestori senza tutelare i consumatori. Per scongiurare nuovi aumenti del prezzo dei carburanti”. Contestualmente saranno chiusi anche i self service.

“Il Governo – continua la nota – invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di ‘trasparenza’ e ‘zone d’ombra’ solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono. Ristabilire la verità dei fatti diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito”.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri, impegnata ad Algeri, ha affermato: “Non c’è alcuna volontà di colpire una categoria, solo la necessità di fare ordine per evitare comportamenti sbagliati. Abbiamo tentato di andare loro incontro. Non abbiamo mai pensato ad un modo per additare la categoria, ma anzi per riconoscere il valore della maggioranza degli operatori del settore che si erano comportati perfettamente in una fase difficile. Abbiamo cercato di capire come evitare le speculazioni. Abbiamo immaginato il provvedimento, ci siamo confrontati con loro due volte. Alcune rimostranze erano di buonsenso e siamo andati loro incontro, ma non potevamo tornare indietro su un provvedimento giusto. Pubblicare il prezzo medio settimanale per far capire all’utente la situazione è una iniziativa di buon senso”.