• Per la ministra Lucia Azzolina “ci sono tutte le condizioni per riportare gli studenti a scuola”.
  • Secondo la ministra i trasporti non sono più un problema, risolto dal Governo.
  • Per Azzolina, però, se si chiude la scuola, allora si deve chiudere anche tutto il resto.

Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione, intervenuta a Rainews24 ha affermato: «Ci sono tutte le condizioni per riportare gli studenti a scuola».

E ancora: «Abbiamo lavorato molto nei tavoli regionali sul tema trasporti e scaglionamenti, ma passi importanti sono stati fatti a dicembre, quando si è fatto un ulteriore lavoro insieme ai prefetti che territorio per territorio hanno lavorato insieme a trasporti e enti locali, e hanno redatto un piano».

Secondo Azzolina «il problema non è più rappresentato dai trasporti e dallo scaglionamento (al contrario di quanto detto oggi da Maurizio Gasparri a Casa Minutella, n.d.r.) perché questi sono stati risolti. Il governo ha lavorato per risolverli. Lo sappiamo che il rischio zero non esiste, è così ovunque, ma la scuola si è organizzata con programmi seri, sia all’interno che fuori».

Il ministro ha ricordato che «le Regioni hanno la competenza per assumere la decisione» di posticipare il rientro a scuola. «Se si hanno contagi altissimi posso anche capire, ma allora se si chiude la scuola si deve chiudere tutto il resto, anzi la scuola dovrebbe essere l’ultima a chiudere».

Tuttavia, «se i contagi non sono alti, la scuola deve restare aperta: decisioni diverse non sarebbero comprese». Per Azzolina, infine, «la scuola ha un ruolo fondamentale, parliamo del futuro delle giovani generazioni che devono essere nel cuore delle istituzioni».

Ieri sera la decisione del Consiglio dei Ministri di riaprire le scuole superiori dall’11 gennaio ma al 50%. Mentre quelle elementari e medie riapriranno dal 7.

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