Giovanissimi delfini che, assieme alle loro madri, sono stati intercettati stamani innanzi al porto di Taiji, in Giappone.

Il gruppo, di circa 20-25 individui, è stato guidato all’interno della baia grazie ai segnali sonori lancitati in acqua dalle barche. Come è noto i cetacei tentano di fuggire dai segnali che diventano, opportunamente diffusi, una sorta di invisibile trappola semovente che li guiderà nel porto.

Secondo gli attivisti di Sea Shepherd, presenti nella baia dall’inizio di settembre, tutti gli animali, piccoli compresi, sarebbero stati macellati. Del resto, con la sola esclusione dei Tursiopi (i delfini di stamani erano Stenelle striate), tutte le altre specie di delfino seguono quasi sempre questa sorte. Serviranno a rifornire di carne chi non vuole smettere di mangiarli.

In realtà, sostengono i protezionisti, il mercato della carne non è così conveniente dal punto di vista economico. Sembra che la macellazione continui ad andare avanti perchè nella baia la stessa flotta peschereccia è impegnata nella cattura di delfini da destinare ai delfinari. I cetacei, in questo caso, valgono enormenete di più. La specie preferita per questo scopo è il Tursiope; ad essere ambite sono le giovani femmine. Gli animali appartenenti ad altre specie, come Grampi e Stenelle striate, vengono in genere macellati.

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