Terremoto Marche, Lazio e  centro Italia – Una scossa di terremoto di magnitudo 6 paragonabile a quella de L’Aquila, ha colpito nella notte ancora una volta l’Italia centrale seminando morte e devastazione oltre al terrore.

L’epicentro è stato registrato ad Accumoli un paese della provincia di Rieti nel Lazio ma il sisma ha causato danni anche in Abruzzo ed è stato avvertito fino alla provincia di Rimini

I comuni più colpiti e dove si registrano vittime sono quelli di Accumoli e di Amatrice. Edifici crollati e persone sotto le cui voci si sentono dalla strada è la denuncia dei sindaci dei due comuni.

La prima violentissima scossa di intensità 6.0  è stata registrata alle 3,36 ma è stata seguita da altre scosse molto forti. Una di intensità 5.1 alle 4,32 del mattino seguita da una scossa 5,4 alle 4,33 registrata a Norcia. Lo sciame sismico  ha fatto registrare scosse fino alla mattina di intensità 3.9

Vittime accertate a Accumoli ad Amatrice e a Pescara del Tronto. In quest’ultimo Paese due anziani sono stati ritrovati insieme Nei Paesi si scava a mani nude per estrarre le persone rimaste sotto i numerosi edifici crollati.

Numerosi gli edifici crollati: la chiesa di Amatrice, sarebbe distrutta, l’ospedale inagibile. Crollato il campanile di Castelluccio di Norcia. Ad Amandola è stato evacuato l’ospedale. Difficoltà per i soccorsi che non riescono a raggiungere le località più danneggiate a causa di crolli e frane lungo le strade che col,legano questi piccoli centri fra loro.

E mentre si cerca di portare i soccorsi dove serve lo sciame sismico continua a diffondere terrore. alle 6.07 una nuova scossa di terremoto è stata avvertita a Arquata in provincia di Ascoli Piceno. La protezione Civile è in movimento da subito, fanno sapere da Roma, ma in realtà l’area colpita è troppo vasta. I vigili del Fuoco parlano di danni anche in altri centri e sono impegnati su tutti i fronti.

A fronte delle sei vittime accertate, fonti non ufficiali parlano di almeno 11 morti e numerosi dispersi fra cui due bambine che si cercano con insistenza a Amatrice.

Una paura, quella dei terremoti, ben nota ai siciliani. Nell’Isola le faglie sono numerose, le devastazioni del passato anche recente sono ferite ancora aperte e il rischio sismico è consistente insieme a quello idrogeologico