Tornano i sequestri dei pescherecci siciliani da parte delle autorità tunisine. Due Imbarcazioni della marineria di Mazara del Vallo, l’Aliseo e l’Amaltea, sono stati fermati nella tarda serata di ieri, sembra a 30 miglia dal porto di Sousse in acque internazionali.
Dirottati verso il porto di Sousse e scortati da una motovedetta tunisina, i pescherecci non sono mai arrivato in Tunisia e sono stati liberati prima dell’approdo grazie ad un intervento diplomatico italiano.
A segnalare immediatamente il caso era stato il distretto della pesca che aveva attivato l’ambasciatore italiano a Tunisi Raimondo De Cardona, intervenuto subito presso il ministero della Difesa tunisino.
Anche il presidente del Distretto della Pesca siciliano Giovanni Tumbiolo, di concerto con l’assessore regionale Antonello Cracolici, si era messo subito in contatto con il ministero della Pesca della Tunisia. Una azione congiunta che ha avuto esito in poche ore.
Dopo la liberazione dei pescherecci, lo stesso Tumbiolo ha ringraziato telefonicamente l’ambasciatore De Cardona e il ministro tunisino Samir Taieb. Ma le autorità italiane e siciliane sottolineano come l’intera vicenda risulti anomala visto che i due pescherecci sembra siano stati fermati in acque internazionli
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