Lo denunciano il senatore Stefano Candiani, segretario regionale della Lega Salvini Premier, e Annalisa Tardino, europarlamentare componente della Commissione Pesca.

I marittimi del Tramontana stamani saranno sentiti dalla Guardia costiera libica. Della vicenda si sta interessando anche l'ambasciata libica in Italia.

La pesca per i due armatori è l'unica fonte di reddito. "Il natante avrebbe dovuto essere rilasciato in seguito a due sentenze a noi favorevoli ma un gruppo di miliziani libici ha impedito la ripresa in mare del peschereccio che adesso è solo un mucchio di rottami".

Il peschereccio Anna Madre è stato sequestrato venerdì notte in acque internazionali da militari tunisini che hanno condotto il natante al porto di Sfax.

Un appello in tal senso era stato lanciato dall'armatore dell'Anna Madre, Giampiero Giacalone: "E' importante vigilare i pescherecci. Sono soddisfatto che la nostra richiesta non sia caduta nel vuoto - ha detto - e preoccupato perché ciò conferma la gravità di quanto è accaduto".

L'armatore Giacalone: "Sarebbe opportuno che i tre i pescherecci mazaresi che lavorano in quell'area (oltre all'Anna Madre e all'Aliseo, anche l'Antartide), venissero vigilati nello svolgimento del loro lavoro".

Dopo un'estenuante trattativa il peschereccio mazarese ha potuto ieri sera lasciare il porto, non prima però di aver consegnato il prodotto pescato nella battuta di pesca contestata e di aver pagato un'ammenda.

Ennesimo sequestro di pescherecci della flotta di Mazara del Vallo (Trapani) in acque internazionali. Questa volta, nella notte, sono stati sequestrati il "Ghibli I" e il "Giulia", con a bordo 14 persone dell'equipaggio, otto italiani e sei tunisini.

Due pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati nella notte ma subito liberati dalle autorità Tunisine