Laura Castelli, viceministro dell’Economia e delle Finanze, in una nota, ha annunciato che «il ministero dell’Economia e delle Finanze ha trasferito, per la quota parte, a ciascuno dei Comuni, i 4,3 miliardi del Fondo di solidarietà comunale e i 400 milioni per l’emergenza alimentare. Così mettiamo i Sindaci immediatamente nelle condizioni di affrontare con maggiore serenità le attività ordinarie ma, soprattutto, con lo stanziamento del Fondo per l’emergenza alimentare, gli permettiamo di aiutare velocemente tutti quei cittadini che si trovano ad affrontare un momento di difficoltà dovuto al Coronavirus».

La Castelli ha aggiunto: «Anche questo è un primo passo, sono contenta per la rapidità con cui abbiamo messo in campo questi provvedimenti, nonostante il periodo. Adesso stiamo lavorando ad un pacchetto di norme relative agli Enti Locali che entreranno nel prossimo decreto».

E sulle risorse è intervenuto oggi Silvio Berlusconi, ospite di Radio 105: «Chi non può contare su uno stipendio fisso si è trovato di colpo senza nessun reddito. A queste persone bisogna offrire una soluzione subito, nelle prossime ore. Nel mezzogiorno la situazione è più grave. Il governo, invece, purtroppo è ancora in ritardo. Ha stanziato una cifra inadeguata e non c’è ancora chiarezza su come queste somme verranno distribuite».

Il leader di Forza Italia ha aggiunto: «Dobbiamo dare un immediato soccorso a chi si trova in stato di bisogno. Soprattutto dobbiamo evitare che aumenti il numero delle persone in difficoltà. Dobbiamo salvare le aziende che oggi sono ferme, dobbiamo occuparci dei lavoratori autonomi, delle Partite Iva. Dobbiamo evitare che la platea di chi ha bisogno si allarghi ancora. Per evitarlo sono necessarie molte più risorse rispetto ai 25 miliardi stanziati. Nei prossimi giorni presenteremo al Governo un piano che prevede di arrivare almeno a cento miliardi. Dobbiamo finanziare sanità, spesa sociale, imprese, occorre garantire liquidità al mercato. Lo Stato deve dare la sua garanzia alle banche sui prestiti che faranno alle imprese affinchè gli operatori economici in difficoltà possano accedere al credito facilmente e senza ostacoli».

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