Il Tribunale per i minorenni di Trento ha emesso una decisione fondamentale, riconoscendo l’adozione di un bambino di meno di quattro anni da parte di un genitore non biologico all’interno di una coppia omogenitoriale. Questo riconoscimento è particolarmente significativo perché la coppia era stata riconosciuta come genitori solo in Canada, ma non in Italia.
L’istanza per l’adozione è stata presentata a marzo a causa dei gravi problemi di salute del padre biologico del bambino, nato attraverso la gestazione per altri. Il padre biologico è affetto da una patologia che richiede lunghi ricoveri ospedalieri e potrebbe portarlo alla morte. La coppia omogenitoriale ha cercato questa soluzione anche a causa dell’impossibilità di iscrivere il figlio all’anagrafe italiana con due genitori dello stesso sesso.
Ciò che rende questa decisione ancora più particolare è il fatto che il Tribunale ha emesso il riconoscimento dell’adozione in soli quattro mesi dalla presentazione dell’istanza. Questo passo è stato intrapreso per garantire la tutela del minore nel caso di scomparsa del padre biologico, data la sua grave malattia.
Il Tribunale ha evidenziato il rischio che il bambino potrebbe rimanere in uno stato di abbandono in caso di decesso del padre biologico durante il lungo processo di adozione, che solitamente richiede molto tempo. Secondo la legge italiana, fino alla conclusione di questo processo, il padre sociale è considerato estraneo al bambino.
Il collegio del Tribunale di Trento ha sottolineato, inoltre, che questa decisione non riguarda solo il riconoscimento del diritto del genitore sociale, ma anche il diritto del minore di avere una famiglia, come previsto dalla Costituzione. La complessità del caso e le condizioni di salute del padre biologico hanno portato la Procura dei minori a dare un parere positivo all’istanza della coppia omogenitoriale.
Tuttavia, è importante notare che, nonostante il riconoscimento dell’adozione, la normativa italiana attuale non consente l’iscrizione all’anagrafe del secondo padre.
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