La Russia insiste. “Il Cremlino non ha alcuna intenzione di invadere l’Ucraina”. Così Nikolai Patrushev, presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione, in reazione alle accuse che provengono dall’Occidente.
Patrushev ai giornalisti ha detto: “Oggi si dice che la Russia sta minacciando l’Ucraina. Questo è assolutamente ridicolo. Non c’è nessuna minaccia“. E ancora: “Non vogliamo la guerra. Non ne abbiamo affatto bisogno. Quelli che stanno spingendo verso di essa, soprattutto dall’Occidente, stanno perseguendo alcuni falsi obiettivi egoistici, e dobbiamo far sapere che un tale sviluppo non ci soddisfa”.
Parole che, però, non trovano eco, ad esempio, in Regno Unito dove il governo è pronto ad applicare nuove sanzioni contro la Russia affinché abbiano un effetto deterrente. Lo ha annunciato Liz Truss, ministra degli Esteri britannica, intervistata da Sky News.
Inoltre, sempre il Regno Unito proporrà alla NATO un dispiegamento di truffe, navi da guerra e aerei di combattimento in Europa. Questa la risposta di Boris Johnson all’atteggiamento russo nei confronti dell’Ucraina. Londra, si è appreso, dovrebbe raddoppiare il contingente britannico di 1.150 soldati, attualmente collocati nell’Europa orientale, e fornire armi all’Estonia per difendersi.
In una nota, il premier ha affermato: “Questa serie di misure invierebbe un chiaro messaggio al Cremlino: non tollereremo la loro attività destabilizzante e staremo sempre con i nostri alleati della Nato di fronte all’ostilità russa. Ho incaricato le nostre forze armate di prepararsi a schierare truppe in Europa la prossima settimana, in modo da poter fornire supporto terrestre, aereo e navale ai nostri alleati della Nato”.
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