Almeno 23 persone sono state uccise e 28 ferite in un attacco missilistico russo che ha colpito oggi, venerdì 30 settembre, un convoglio di veicoli vicino alla città di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Ne ha dato notizia, su Telegram, il governatore regionale Oleksandr Starukh, specificando che le vittime sono “tutti civili”.
Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, ha spiegato che le persone lasciano da Zaporizhzhia per consegnare medicine e sostenere i familiari che si trovano nelle zone occupate. Il convoglio sarebbe stato colpito più di una dozzina di volte.
Si è appreso, inoltre, che le truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico contro un palazzo a Mykolaiv, città nell’area meridionale dell’Ucraina. Ne ha dato notizia il portavoce del presidente ucraino Kirill Timoshenko, secondo cui i soccorritori sono riusciti a salvare una donna dalle macerie. “Oggi hanno colpito un edificio di nove piani (…) una donna + rimasta sotto le macerie”, ha spiegato. La donna è stata salvata dopo alcune ore. Otto le persone ferite.
Ciò avviene nel giorno in cui il presidente russo Vladimir Putin ha firmato i decreti con cui ha riconosciuto le regioni ucraine occupate di Kherson e Zaporizhzhia come Stati indipendenti. Un passo necessario affinché poi queste zone possano presentare domande per l’annessione. Di pomeriggio ci sarà una cerimonia per l’annessione anche di Luhansk e Donetsk, dopo i referendum ‘farsa’ dei giorni scorsi, condannati dalla comunità internazionale.
Joe Biden ha già fatto sapere “che gli Stati Uniti non riconsoceranno referenudm falsi i cui risultati sono stati prodotti da Mosca”. Biden ha evidenziato che i referendum rappresentano una “chiara violazione della Carta delle Nazioni Unite”.
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