Attacco missilistico russo contro una stazione ferroviaria ucraina. Il bilancio è di 15 morti, tra cui un bambino di 11 anni, e di almeno 50 feriti. Quest’ennesimo dramma nel giorno in cui l’invasione russa è entrata nel sesto mese.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che un attacco missilistico russo ha colpito un treno passeggeri e alcuni veicoli vicini nella stazione ferroviaria rurale di Chaplyne, villaggio vicino a Dnipro, teatro di combattimenti intensi tra le forze ucraine e quelle del Cremlino.

Zelensky aveva avvertito che il presidente russo avrebbe usato l’uccisione della figlia del filosofo ultranazionalista Alexander Dugin – soprannominato il ‘Rasputin di Putin’ – come pretesto per un’ulteriore aggressione.

Ruslan Stefanchuk, presidente del Parlamento ucraino, su Twitter ha scritto: “Cos’altro é necessario affinché il mondo riconosca questo Paese come terrorista?”, riferendosi ovviamente alla Russia.

Sul fronte dei rifornimenti per le forze armate di Kiev, la Spagna ha preparato un nuovo carico di armi, comprendente veicoli corazzati TOA APC M-113, munizioni e una “batteria di missili per difesa anti-aerea”. Lo ha comunicato il Ministero della Difesa, citato da Efe e da altri media iberici.

Secondo la nota, il materiale, comprendente anche altri elementi come uniformi e combustibile, è già pronto. “Questo è un impegno costante che si è sviluppato dall’inizio di questa guerra” con la Russia, ha affermato il ministero spagnolo.

Inoltre, Mosca potrebbe annunciare un referendum “illegittimo” nell’area occupata dell’Ucraina questa settimana. Lo ha reso noto il coordinatore della Casa Bianca John Kirby, parlando di informazioni di cui è in possesso Washington. Domani, infine, ci sarà una telefonata tra il presidente statunitense Joe Biden e Zelensky.