Due bombardieri stealth B-2 Spirit sono decollati dalla base aerea di Whiteman, nel Missouri, diretti verso la base militare statunitense di Guam, nel Pacifico occidentale. Lo riferiscono fonti autorevoli come il Times of Israel e Haaretz, che citano dati di tracciamento dei voli e comunicazioni del controllo del traffico aereo statunitense. Questi velivoli, accompagnati da quattro aerei cisterna per il rifornimento in volo, rappresentano un segnale di forza in un contesto di crescenti tensioni tra Stati Uniti, Israele e Iran, con particolare attenzione al programma nucleare iraniano e al sito fortificato di Fordow.
La potenza unica dei B-2 Spirit
I B-2 Spirit, prodotti da Northrop Grumman, sono bombardieri pesanti strategici noti per la loro tecnologia stealth, che li rende praticamente invisibili ai radar. Con un’autonomia di circa 11.000 chilometri con un rifornimento in volo, questi aerei possono raggiungere qualsiasi punto del pianeta in poche ore. La loro capacità più significativa, in questo contesto, è quella di trasportare la GBU-57 Massive Ordnance Penetrator (MOP), una bomba da 14 tonnellate progettata per penetrare bunker sotterranei fino a 60 metri di profondità. Secondo gli esperti, questa è l’unica arma convenzionale in grado di colpire efficacemente l’impianto nucleare iraniano di Fordow, situato a circa 90-100 metri sotto una montagna vicino a Qom.
Fordow: il cuore del programma nucleare iraniano
L’impianto di Fordow, scavato in profondità sotto una montagna a circa 30 chilometri da Qom, è considerato il fulcro del programma nucleare iraniano. Con oltre 1.000 centrifughe avanzate IR-6, il sito è in grado di arricchire uranio fino al 60%, una soglia pericolosamente vicina al 90% necessario per un’arma nucleare. La sua struttura, protetta da calcestruzzo ultra-resistente e strati di roccia, lo rende quasi impenetrabile alle armi convenzionali.
La GBU-57: un’arma senza pari
La GBU-57 Massive Ordnance Penetrator, sviluppata da Boeing, è stata progettata specificamente per distruggere strutture sotterranee fortificate come Fordow. Lunga oltre 6 metri e con un peso di 14.500 chili, questa bomba utilizza l’energia cinetica e una carica esplosiva ritardata per penetrare strati di cemento armato o roccia prima di detonare. Secondo il Times of Israel, un attacco efficace su Fordow richiederebbe più passaggi di B-2, con il lancio di diverse GBU-57 in sequenza per perforare gradualmente la struttura. Tuttavia, alcuni analisti esprimono dubbi sulla capacità della bomba di raggiungere le parti più profonde del sito, data la sua protezione estrema.
Il ruolo di Guam e Diego Garcia
La destinazione dei B-2, la base di Guam, rappresenta un punto strategico per le operazioni militari statunitensi nel Pacifico. Situata a circa 3.000 chilometri dalla costa cinese, Guam consente agli Stati Uniti di proiettare potenza nella regione indo-pacifica. Non è chiaro se i bombardieri proseguiranno verso Diego Garcia, un’altra base chiave nell’Oceano Indiano, a circa 3.700 chilometri dall’Iran. Diego Garcia ha ospitato in passato B-2 per operazioni contro obiettivi in Medio Oriente, come dimostrato dai raid contro gli Houthi in Yemen nell’ottobre 2024. La vicinanza di Diego Garcia all’Iran renderebbe le missioni verso Fordow più rapide, con un viaggio di circa 5.100 chilometri che richiede un solo rifornimento in volo.
Supporto logistico e presenza militare
Il movimento dei B-2 non avviene in isolamento. Fonti OSINT, come quelle riportate da OsintWarfare, indicano che la base aerea di Prince Sultan a Riad, in Arabia Saudita, ospita attualmente 22 aerocisterne KC-135 Stratotanker, 53 caccia F-16 e 10 aerei da trasporto C-130 Hercules. Questi assetti garantiscono il supporto logistico necessario per operazioni a lungo raggio, come il rifornimento in volo per i B-2.
Le tensioni tra Israele e Iran
Il dispiegamento dei B-2 arriva in un contesto di escalation militare. Negli ultimi giorni, Israele ha intensificato gli attacchi contro siti militari iraniani, colpendo depositi di missili e infrastrutture nell’Iran centrale e sud-occidentale. Secondo l’IDF (Forze di Difesa Israeliane), questi raid hanno ritardato il programma nucleare iraniano di “due o tre anni”, come dichiarato dal ministro degli Esteri israeliano Saar. Tuttavia, Fordow rimane un obiettivo elusivo, poiché le bombe GBU-28 e GBU-31 in dotazione a Israele non sono in grado di penetrare le sue difese. Questo limita le opzioni di Tel Aviv, che dipende dal supporto statunitense per un’operazione su vasta scala.
Le implicazioni geopolitiche
L’invio dei B-2 verso Guam è visto come un segnale diretto all’Iran, ma solleva interrogativi sulle intenzioni di Washington. Il presidente Donald Trump, secondo fonti come il New York Times, sta valutando un intervento più diretto nel conflitto al fianco di Israele, ma nessuna decisione ufficiale è stata annunciata. Nel frattempo, l’Iran ha risposto con una denuncia all’ONU, accusando il direttore dell’AIEA, Rafael Grossi, di parzialità per le sue dichiarazioni sul programma nucleare iraniano. Teheran ha anche minacciato ritorsioni contro le basi statunitensi, inclusa Diego Garcia, in caso di attacco.
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