Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, in un’intervista rilasciata a Radio Capital, ha affermato: «Se in un’azienda devo investire in un sistema antincendio lo potenzio dove c’è il server, dove c’è il capitale umano che produce. Non è solo una questione di Lombardia e Lazio, vale per un ministeriale o un burocrate europeo, io dico prima i dipendenti privati».
Così ha spiegato meglio il suo ‘concetto’ il leghista dopo che ha affermato che il vaccino anti Covid-19 andrebbe distribuito su base economica. Sì, perché, seguendo un criterio di proporzione in base alla popolazione, la Lombardia riceverà, nella prima tranche, 305mila dosi e il Lazio 179mila.
Per Ciocca, però, si tratta di «un’assurdità che la Lombardia che ha il doppio abitanti del Lazio e il Lazio ha il doppio dei vaccini, perché qualcuno ha detto che vogliono proteggere i ministeriali. Per me invece vale di più un lavoratore, un magazziniere, un commesso, un imprenditore lombardo rispetto a un ministeriale romano. Non perché ce l’ho con lui ma solo che per uscire da questa pandemia dobbiamo investire in debito pubblico e allora dobbiamo mettere in condizione chi produce nel mondo privato di farci affrontare il debito pubblico».
«Bisogna prima proteggere i lavoratori del privato – ha aggiunto il leghista – poi i ministeriali, questo è il concetto, molto semplice. È una riflessione di buon senso, pare strano non investire dove c’è l’incendio maggiore. I dipendenti privati della Lombardia tengono in piedi il paese e allora mi chiedo perché venga prima l’apparato dello Stato, con l’amministrativo del ministero che pure è in smart working».
«Roma non ruba nulla, semmai prende, la colpa è di chi li distribuisce che fa un torto alla Lombardia e all’intero Paese perché si corre il rischio che ci siano tempi più lunghi rispetto a una distribuzione intelligente», ha concluso Ciocca.
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