• In Belgio la scoperta di una nuova variante del coronavirus.
  • Tuttavia, la variante ha avuto origine in Africa.
  • Lo ha evidenziato Le Figaro.

In Belgio è stata annunciata la scoperta di una nuova variante del coronavirus. Tuttavia, come riportato da LeFigaro.fr, il ceppo è apparso per la prima volta nella Repubblica Democratica del Congo, ex colonia belga, diversi mesi fa.

Il dipartimento di genetica medica dell‘Ospedale universitario di Liegi, però, ha affermato che uno dei suoi scienziati è stato il primo ad avere identificato questa variante: «È il nostro ricercatore Keith Durkin che ha individuato questa variante nell’ambito del programma nazionale di sorveglianza genomica del virus che è stato lanciato a fine dicembre nel nostro Paese», ha affermato Vincent Bours, responsabile del laboratorio di analisi e sequenziamento di Sars-Cov-2 dell’Università di Liegi.

Però, il database internazionale Gisaid, il più completo al mondo che raccoglie 842mila sequenze del coronavirus, ha permesso di scoprire una storia diversa. Estraendo i dati, infatti, è possibile affermare che se questa variante denominata B.1.214 è presente principalmente in Belgio, ma lo è anche in almeno altri 16 Paesi, in particolare Svizzera, Danimarca e Francia. Inoltre, è stata individuata su campioni risalenti ad aprile 2020 nella Repubblica Democratica del Congo, cioè tre mesi prima della scoperta della stessa variante in Belgio, avvenuta nel giugno 2020, su vecchi campioni.

Parte della scoperta in Africa è merito dei ricercatori dell’Università di Tubinga, in Germania, in collaborazione con gli scienziati di Brazzaville (Congo). La ricerca, tra l’altro, è stata pubblicata il 15 marzo 2021 sulla rivista International Journal of Infectious Diseases e intitolata La sorveglianza del Sars-CoV-2 nella Repubblica del Congo.

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