L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dato il nome di Omicron, la 15esima lettera dell’alfabeto greco, al nuovo ceppo di coronavirus B.1.1.529, identificato in Sudafrica e considerato “preoccupante”.
“Sulla base delle prove presentate indicative di un cambiamento dannoso nell’epidemiologia di Covid-19” si consiglia “all’OMS che questa variante dovrebbe essere designata come variante di preoccupazione e l’OMS l’ha designato B.1.1.529 come Omicron”, si legge nella nota dopo una riunione di emergenza del gruppo consultivo tecnico sull’evoluzione del virus SarS-CoV-2.
Gli attuali strumenti diagnostici, come i test PCR, sono in grado di rilevare questa variante, ha affermato l’OMS. “Diversi laboratori hanno indicato che per un test PCR ampiamente utilizzato, uno dei tre geni bersaglio non viene rilevato e questo test può quindi essere utilizzato come marker per questa variante, in attesa della conferma del sequenziamento”, si legge sempre nel comunicato.
Nel comunicato sulla nuova variante Omicron, l’OMS ha anche rilevato che presenta “un vasto numero di mutazioni, alcune allarmanti”. L’OMS ha aggiunto che serviranno alcune settimane per valutare e comprendere l’impatto della nuova variante del Covid-19.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, su Raiuno, a Zapping, ha affermato: “Sarebbe da irresponsabili non essere preoccupati, siamo in una fase non semplice della pademia, in Europa soprattutto, anche se in Italia i numeri sono più bassi dobbiamo assolutamente essere cauti e tenere i piedi per terra. Questa variante va presa con gradissima attenzione perchè ha oltre 30 variazioni della proteina Spike”.
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