Massimo Galli, primario del Sacco di Milano, intervenendo su SkyTg24 a proposito del rapporto tra numero di contagiati e migranti, ha affermato: «Abbiamo ancora molto più virus in casa di quello che viene da fuori. Questa polemica non ha molto senso, bisogna essere capaci di fare presidi di sorveglianza». Per Galli, quindi, si tratta di «una polemica inutile».

E ancora: «Se la politica deve discutere e contrapporsi su qualcosa eviti di farlo su un problema che riguarda tutti come questa epidemia, che può colpire tutti allo stesso modo. Litigare su questo non è molto responsabile. È un appello che mi sento di fare come cittadino».

Secondo l’esperto «siamo in un mondo globalizzato: le infezioni possono venire da paesi Schengen, come da fuori. Ad esempio la grande ondata che ha colpito l’Italia in primavera è venuta verosimilmente da una sola introduzione dalla Germania prendendoci di sorpresa, ma può essere stato un cittadino di qualsiasi Paese europeo o del mondo a portarla. Dobbiamo stare attenti a tutti coloro che vengono, dall’Est o da India, Pakistan e Bangladesh, ma non possiamo escludere che arrivi da un’altra parte».

Le frontiere vanno chiuse? Galli ha risposto così: «Tutte le chiusure sono un danno in questo momento, se chiudessimo tutto condanneremmo ulteriormente la nostra industria turistica al collasso. Serve invece sorvegliare dal punto di vista sanitario: testare ed eventualmente quarantenare. Questo è un imperativo».

Infine, una battuta: «L’eliminazione del virus per decreto mi piacerebbe, ma non è possibile».

Articoli correlati