• Arrestato il padre di Matias, accusato di omicidio.
  • Il bimbo è stato ucciso con una coltellata alla gola.
  • L’uomo è piantonato all’ospedale di Viterbo.

I carabinieri del comando provinciale di Viterbo hanno arrestato per omicidio Mirko Tonkov, il padre di Mattias, il bambino di 10 anni accoltellato alla gola e ucciso ieri, martedì 16 novembre, in località Cura di Vetralla.

L’uomo è attualmente piantonato all’Ospedale Belcolle a Viterbo, arrivato in codice rosso. Il 44enne, polacco, aveva un divieto di avvicinamento alla famiglia e fino a ieri mattina era ricoverato a Roma per Covid-19.

I carabinieri di Viterbo hanno confermato che ad uccidere il bambino di 10 anni è stata una coltellata alla gola. Il fendente gli è stato inferto con un coltello da tavola che gli investigatori hanno trovato e sequestrato.

Stando a quanto ricostruito, il bambino era uscito da scuola alle 13:30 e accompagnato a casa da un parente in attesa del ritorno a casa dal lavoro della madre alle 15:30. Rincasata, la donna (di origine albanese) ha trovato il corpo del piccolo morto nella camera da letto e il padre, privo di sensi disteso sul pavimento in una stanza diversa, forse a causa del gas. Immediatamente ha lanciato l’allarme ma per il bambino non c’era ormai più nulla da fare.

Matias frequentava la scuola primaria Peruzzi – Cecchini. Il dirigente scolastico ha affermato: “Siamo impegnati in un incontro tutti insieme in classe. Abbiamo raccontato ai bambini che il piccolo Matias non c’è più. Lo sapevano già. Abbiamo chiesto ai suoi compagni di raccontarci un ricordo, un gioco fatto insieme, un aneddoto stiamo cercando prima di tutto di ascoltarli e di fargli tirare fuori le loro emozioni. La psicologa della scuola sta conducendo una attività di rilassamento. Era un bambino dolce e affettuoso”.

Sulla porta della casa di Matias, ci sono mazzi di fiori e un cero.

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