Dramma a Vetralla, in provincia di Viterbo.

Un bambino di 10 anni, di nome Matias, è stato colpito al collo con un coltello da cucina nella sua abitazione. Inutili i soccorsi per il piccolo, morto poco dopo.

I fatti sono avvenunti oggi pomeriggio, martedì 16 novembre. È al vaglio dei carabinieri la posizione del padre, trovato privo di sensi accanto al corpo del figlio. L’uomo, 44 anni di origine polacca, era gravato da un divieto di avvicinamento alla famiglia. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, in tarda mattinata il bambino è stato prelevato da un parente a scuola e lasciato a casa, da solo, intorno alle 13.30. Alle 15.30 è rientrata a casa la madre, anche lei 44enne di origine straniera, e ha trovato il figlio senza vita, accanto il padre privo di sensi. Pe via delle urla disperate i vicini chiamano i carabinieri. Arrivati sul posto i militari hanno trovato il corpo del bambino con una profonda ferita alla gola inferta con un coltello da cucina e l’arma lasciata lì vicino. Accanto il padre, svenuto, portato in ospedale. L’uomo e la donna non sono ancora separati legalmente.

Come si è appreso, a scoprire quanto successo i vigili del fuoco, arrivati sul posto per una presunta fuga di gas. Sul posto, oltre ai carabinieri del nucleo operativo del comando provinciale, è intervenuto anche il pm Stefano D’Arma.

L’uomo è ricoverato privo di conoscenza in codice rosso in ospedale a Viterbo. Stando a quanto si è appreso, non aveva ferite e si procederà con gli esami tossicologici. Il 44enne  era ricoverato nei giorni scorsi in un ospedale di Roma per Covid-19. Sono in corso verifiche per appurare se sia scappato o sia stato dimesso. Al momento non è in stato di fermo, la sua posizione è al vaglio, aveva un divieto di avvicinamento alla famiglia.

Il sindaco di Vetralla, Sandrino Aquilani, ai giornalisti ha detto: “Da quando faccio il sindaco non ho mai vissuto una cosa del genere e non avrei mai voluta viverla”. Domani a Vetralla sarà lutto cittadino e la sera, probabilmente, si terrà una cerimonia religiosa per consentire alla cittadinanza di raccogliersi in silenziosa preghiera. “Conosco le persone di vista, è un paese dove ci si conosce un po’ tutti”.

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