2017, dodici mesi di elezioni. L’anno che è appena iniziato sarà caratterizzato da tante e importantissime sfide politiche ed elettorali. In attesa di sapere se ci saranno quelle nazionali anticipate che l’ex Premier Matteo Renzi nella qualità di segretario del Pd auspica ci siano ma non è detto che si possano svolgere per tempo, sono tante, invece, le consultazioni che appaiono certe e vanno dalle amministrative di primavera fino alle regionali d’autunno per naturale scadenza dei mandati politici.
Ma ad aprire le danze saranno a febbraio le prime elezioni di secondo livello per i consigli metropolitani ovvero gli organi che dovranno supportare i sindaci metropolitani nella gestione delle tre grandi aree di Messina,. Catania e Palermo, organi di area vasta ex province. Ma già il presidente dell’Anci Sicilia e sindaco metropolitano di Palermo ha chiesto alla Regione di rinviare questa elezione almeno per Palermo visto che tre mesi dopo si voterà per il capoluogo e si rischia di eleggere un consiglio metropolitano che resti in carica 90 giorni per decadere con il sindaco e dover essere rieletto dopo appena tre mesi.
Dubbi, dunque, su queste elezioni, bisognerà comprendere se la Regione deciderà di rinviare e se il rinvio riguarderà solo Palermo o tutti i consigli. Da indire, invece, ci sono le amministrative di primavera che potrebbero arrivare a maggio. Al voto ci saranno una sessantina di comuni anche se l’elenco non è ancora definitivo, bisogna attendere la convocazione dei comizi elettorali. C’è sicuramente Palermo dove correranno il sindaco uscente Leoluca Orlando, l’ex Pd Fabrizio Ferrandelli, un uomo o più probabilmente una donna del Pd, almeno un candidato di Centrodestra che potrebbe essere Francesco Greco il presidente dell’ordine degli avvocati che però continua a declinare, uno dei 5 finalisti delle comunarie dei 5 stelle e almeno due candidati indipendenti. Al voto, complessivamente nel Palermitano una trentina di Comuni anche molto importanti come Termini Imerese e Cefalù. Fra questi anche una dozzina di comuni montani sulle Madonie.
In autunno, invece, tocca alla Regione. Il mandato di Crocetta e dei 90 di sala d’Ercole scade ad ottobre. Per la prima volta si eleggeranno non 90 deputati ma 70 e anche lì’ la battaglia sarà difficile. Crocetta correrà per succedere a se stesso ma il suo partito, il Pd, non lo appoggerà a meno che lui non si sottoponga alle primarie cosa che ha già scartato, Ci sarà poi un candidato di centrodestra o forse due, uno di centrosinistra a guida Pd, un 5 stelle e almeno un indipendente ma i giochi sono ancora tutti da fare.
Quali che siano schieramenti e accordi sarà un anno di campagna elettorale, dall’inizio alla fine. Buon 2017
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