Un viaggio lungo 34 anni alla scoperta dei “segreti” parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana, dal verbale della prima seduta redatto il 25 maggio 1947, fino ad arrivare alle leggi e alle interpellanze del 1981. Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha visitato l’ex chiesa dei santi Elena e Costantino, sede dell’archivio storico dell’Ars, inaugurato nel 2007 in occasione del 60esimo anniversario dello Statuto siciliano, dove sono custoditi centinaia di atti parlamentari originali che attestano l’attività svolta dal Parlamento siciliano dal 1947 (I legislatura) al 1981 (VIII legislatura).

Trentaquattro anni di documenti che, esperti catalogatori della Sovrintendenza dei Beni culturali, con un lavoro certosino, stanno ordinando e inventariando, grazie ad un protocollo d’intesa firmato dall’Ars con la Sovrintendenza Archivistica per la Sicilia.
L’elenco dei documenti e delle voci che compongono “l’albero archivistico” è stato recentemente messo a disposizione di tutti, storici e non solo, nel sito web dell’Ars attraverso una finestra di ricerca per legislatura, materia, soggetto, nonché per parola.
Un’operazione di fruibilità del patrimonio legislativo e amministrativo dell’Assemblea regionale voluta già nel 2007 dal presidente Miccichè durante la sua prima esperienza alla guida dell’Ars, che ha riguardato recentemente anche i resoconti parlamentari dalla prima alla decima legislatura, il cui testo è stato digitalizzato e messo in rete in un’apposita banca dati consultabile sul sito

Il presidente Miccichè – accompagnato dal vicesegretario generale dell’Ars, Mario Di Piazza, da Laura Salamone, responsabile dell’Ufficio biblioteche e archivio storico, da Sara Rabito e Giuseppe De Michele dello stesso ufficio – ha consultato alcuni documenti originali di particolare valore storico e simbolico per la nascita dell’Istituzione parlamentare in Sicilia: fra cui il registro dei verbali delle sedute d’Aula della prima legislatura.
In particolare, si è soffermato sul verbale della prima seduta di Sala d’Ercole svoltasi il 25 maggio 1947, firmato, in ogni suo foglio, dal primo presidente dell’Ars, Ettore Cipolla. Il presidente ha avuto modo di esaminare anche le prime leggi regionali emanate nel 1947, nonché il primo registro del Protocollo (anch’esso risalente al ‘47) nel quale venivano annotati gli atti in entrata e in uscita riguardanti la vita della nascente amministrazione parlamentare.
“Vogliamo valorizzare questo patrimonio, anche mediante appositi percorsi espositivi, consentendone la massima fruizione, al fine di rivitalizzare la memoria storica del Parlamento più antico d’Europa – ha detto Miccichè – Il nostro obiettivo è dare ai siciliani la possibilità di avvicinarsi alle Istituzioni e riscoprire le origini dell’Autonomia statutaria, affinché i cittadini diano un contributo di idee per adeguare la Carta statutaria ai tempi attuali”.