Nella ricorrenza dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne, è stata occupata simbolicamente la sede dell’Assessorato ai servizi sociali da parre delle donne della Kalsa, “Senza giustizia sociale non c’è emancipazione per le donne”, dicono.

I motivi dell’occupazione

In particolare, le donne dell’occupazione abitativa del l’Ex Convento di Santa Maria della Pietà alla Kalsa questa mattina hanno occupato simbolicamente l’Assessorato ai Servizi Socio Assistenziali del Comune di Palermo in Via Garibaldi per chiedere garanzie sulla situazione abitativa delle famiglie che vivono all’interno del convento. Da 9 anni infatti 15 nuclei familiari, inseriti nella graduatoria per l’emergenza abitativa, abitano gli spazi del Convento che hanno ristrutturato con la pratica dell’auto recupero. “Questa esperienza – dicono le manifestanti – oggi è sotto attacco per la continua minaccia di sgombero imminente da parte delle autorità preposte”.

“Un tavolo di emergenza sui temi del diritto all’abitare”

“In una fase storica in cui la disoccupazione cresce, il carovita aumenta e i continui tagli ai servizi e alle misure di sostegno, vedi il Reddito di Cittadinanza, rendono sempre più precarie e difficili la vita di intere famiglie sotto la soglia di povertà, chiediamo l’immediato blocco degli sfratti, lo scorrimento della graduatoria di emergenza e l’istituzione di un tavolo di emergenza sui temi del diritto all’abitare e al lavoro che si occupi anche di regolarizzare esperienze di auto recupero di immobili abbandonati già in atto”.

“Dalle istituzioni strategie reali”

Come denunciano le donne della Kalsa, “l’emergenza abitativa nella nostra città affonda le radici in politiche decennali di abbandono e invisibilizzazione degli ultimi. Pretendiamo che vengano messe in atto dalle istituzioni strategie reali che affrontano la questione in termini strutturali e non solo di emergenza. Come donne abbiamo deciso di attraversare la giornata dell’8 marzo con un’azione di lotta per ribadire che non può esistere emancipazione per le donne senza giustizia sociale. Il diritto alla casa e al reddito di autodeterminazione sono condizioni essenziali per la libertà delle donne, per la fuoriuscita da situazioni di dipendenza e di violenza.
Senza giustizia sociale non c’è emancipazione per le donne”.

Articoli correlati