La paura in casa, la violenta rapina ed il furto di contanti. Pina Cipolla, un’anziana di 89 anni, racconta la sua drammatica esperienza vissuta nella propria abitazione, nel centro storico di Termini Imerese, in via Ospedale Civico.

La donna è stata imbavagliata e rapinata dei risparmi di una vita da due malviventi che la hanno lasciata in bagno imbavagliata. Una vicina di casa ha sentito le urla di paura e di dolore ed è riuscita a salvarla. Il fatto si è verificato in pieno giorno, alle 12.20 di giovedì 22 giugno.

A volto scoperto

I due malfattori hanno agito a volto scoperto e sono stati piuttosto impietosi nei confronti della anziana donna spaventata. Quest’ultima, nonostante tutto, ha lottato duramente per liberarsi dalla morsa di uno dei due che la stringeva da dietro urlando “Voglio i soldi”.

La paura di soffocare ed il furto dei risparmi di una vita

L’altro, utilizzando un grosso nastro adesivo che ha provocato sia tanto dolore che la paura di soffocare, ha imbavagliato la sfortunata. I delinquenti dopo aver chiesto dove fosse la chiave della cassaforte, l’hanno svuotata portando circa 60mila euro in contanti. I sacrifici di una vita della signora Pina, una donna molto benvoluta e conosciuta nella parte storica di Termini Imerese.

I carabinieri ed il 118 a casa

Dopo l’allarme lanciato dai vicini di casa, sul posto sono arrivati i carabinieri della sezione operativa di Termini Imerese e i sanitari del 118. La signora Pina, condotta dai sanitari al Salvatore Cimino, è stata controllata e dimessa dopo qualche ora con un una prognosi di cinque giorni. Sulla vicenda stanno indagano i militari e già hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. L’obiettivo è quello di assicurata al più presto i ladri alla giustizia per la cruenta rapina ai danni di una anziana indifesa. L’episodio ha creato un grave allarme sociale e la gente del luogo mostra evidenti i segni della paura.

Il racconto della signora Pina

“Erano le 12 e 20, quando mi stavo preparando per andare a casa di mia nipote Lucia, che vive a pochi passi da casa mia e dalla quale mi reco ogni giorno per il pranzo – racconta Pina Cipolla –. Mia nipote mi vuole bene e mi è molto vicina. Uscivo fuori da un brutto periodo per la morte di mia sorella. Questo è stato un altro duro colpo. Ero in bagno, quando ho sentito aprire la porta e i due malviventi mi hanno presa e bloccata. Mi hanno tappato la bocca con un nastro adesivo grigio. Ho lottato e ho tentato di liberarmi non riuscivo a respirare e urlavo. Hanno chiuso tutte le imposte e urlavano che volevano i soldi, i miei soldi. Poi hanno trovato le chiavi, della cassaforte, che avevo in borsa. Hanno preso tutti i miei soldi che avevo conservato in cassaforte. Mi hanno chiuso in bagno e hanno portato via soldi e chiavi. Ho allentato con le mani il nastro e ho urlato aiuto dalla finestra del bagno. I vicini di casa sono venuti e mi hanno calmato e chiamato i soccorsi. In ospedale mi hanno trovato i valori della pressione sanguigna alti, è stata la paura. Sul viso, tumefatto, devo mettere una pomata per alcuni giorni. Sono addolorata, ma la fortuna è quella di essere rimasta viva. Ho temuto di morire, ma ho reagito in maniera forte non ho mollato mai. Adesso confido nei carabinieri, sono certa che li prenderanno presto”.

Le parole della vicina

Tra i primi a prestare soccorso a Pina, una vicina di casa che sentendo le urla ha aperto la porta e soccorso l’anziana in evidente stato di confusione e di paura: “Ho notato – racconta – due ragazzi strani che si aggiravano nella zona, ma non potevo immaginare una cosa del genere, l’ho vista solo nei film. Una brutta scena, la signora era imbavagliata è chiusa in uno sgabuzzino, urlava e chiedeva aiuto. Siamo addolorati per quanto è successo e abbiamo paura”.

Un episodio grave per una città che non ha dimenticato la rapina a mano armata subita dallo storico locale di ritrovo notturno del belvedere. Una rapina a cui i carabinieri dopo una complessa indagine hanno dato volti dei rapinatori e colpevoli. Questo brutto episodio di certo porta la memoria al ricordo di quella notte che aveva creato allarme sociale e paura diffusa fra i cittadini.

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