In occasione dei 35 anni dell’attentato a Rocco Chinnici, assassinato da Cosa nostra il 29 luglio 1983, il Csm ha disposto, con una delibera approvata dal Plenum all’unanimità, la desecretazione di tutti gli atti del fascicolo del magistrato.
I documenti verranno pubblicati sul sito web del Consiglio. Il nome di Chinnici è legato all’ideazione di quello che sotto la guida di Antonino Caponnetto diventerà il pool antimafia. Fu il magistrato che definì l'”embrione ” del maxiprocesso, istruito dai suoi collaboratori dopo l’attentato che gli costò vita, insieme agli uomini della sua scorta e al portiere dello stabile in cui abitava. Il Csm ha recuperato il “diario” di Chinnici, trasmesso nel 1983 dal Csm alla Commissione Antimafia; il fascicolo personale del magistrato, conservato presso gli archivi, con gli atti consiliari sulla sua attività professionale; e le 12 sentenze relative all’omicidio.
Il 29 luglio il materiale sarà pubblicato sul sito web del Csm. Il Plenum ha anche autorizzato la desecretazione del fascicolo e degli atti su Emilio Alessandrini, sostituto procuratore di Milano ucciso da un commando di Prima Linea negli Anni di Piombo. Anche quegli atti saranno pubblicati sul sito del Csm a partire dal 30 agosto, giorno in cui Alessandrini avrebbe compiuto 76 anni.
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