Da luogo degradato a risorsa. Accade a Cefalù che un’area fino ad oggi abbandonata, destinata a diventare una discarica a cielo aperto, grazie all’intervento di numerosi volontari, diventa una fonte di attrazione e di potenzialità per il territorio. Dirigenti sindacali, forestali e volontari restituiscono l’area verde di contrada Presidiana alla cittadinanza e ai turisti.
Quello che sino a ieri era un ammasso di rovi, erbacce, rami e sporcizia, da oggi torna a essere un bosco ben curato e aperto a tutti a Cefalù. A renderlo possibile il lavoro svolto dalla Fai Cisl Sicilia che ieri mattina ha ripulito il polmone verde, da anni in stato di incuria e degrado. Si sono messi al lavoro i dirigenti sindacali della federazione dell’agroalimentare della Cisl in Sicilia, insieme a volontari e lavoratori e grazie al loro impegno, questo luogo è tornato a nuova vita e potrà essere fruito da cittadini e turisti.
L’iniziativa è una delle tappe di “Fai Bella l’Italia”, organizzata dalla Fai Cisl col sostegno della Cisl nazionale, che ha visto mobilitate da Nord a Sud tutte le federazioni territoriali, che hanno ripulito e restituito alla collettività numerosi spazi verdi abbandonati per anni. Tante le adesioni, da cittadini a famiglie, associazioni locali, istituzioni, mobilitate insieme alle federazioni regionali del sindacato agroalimentare e ambientale per la salvaguardia del territorio e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico. Testimonial è Valerio Rossi Albertini, ricercatore del CNR e divulgatore scientifico.
“Oggi si celebra la prima giornata indetta dalla Fai Cisl per la cura dell’ambiente – ha commentato Pierluigi Manca, segretario generale della Fai Cisl Sicilia – e anche in Sicilia, come nelle altre regioni italiane, ci siamo rimboccati le maniche con iniziative concrete. Vogliamo accendere i riflettori sull’enorme contributo che i lavoratori dell’agroalimentare, della bonifica, della forestazione, svolgono ogni giorno. Vanno attuate le riforme essenziali per un settore fondamentale per l’isola e vanno realizzati gli interventi che chiediamo da tempo, quali quelli di tutela del territorio dal rischio idrogeologico e di valorizzazione dei boschi come fattori importanti per l’economia circolare”.
Per il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, è ancora lunga la strada per una seria politica ambientale in Sicilia. “È encomiabile l’iniziativa della Fai – aggiunge Cappuccio – perché dimostra come i gesti del quotidiano siano essenziali per contribuire concretamente al miglioramento della qualità della vita di tutti. A oggi purtroppo in questa Regione si registra un forte ritardo nella gestione di una risorsa essenziale come l’ambiente, che rappresenta un valore aggiunto in termini economici e produttivi. Serve un cambio di marcia, per rendere lo sviluppo ecosostenibile una realtà e non più un’utopia”.
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