”Operiamo con centinaia di detenuti senza green-pass, lavoriamo insieme per oltre 8 ore ma a fruire il pasto ci dividono sotto i portici”. La denuncia di Gioacchino Veneziano, Segretario Generale UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia.
Pasti sotto i portici e niente buoni pasto
”Mentre i Poliziotti Penitenziari in Sicilia non ricevono i buoni pasto da oltre 9 mesi, ora per colpa del green-pass sono costretti a consumare il pasto sotto i portici, o direttamente nei posti di servizio”, è il commento di Veneziano in merito all’obbligatorietà del green pass per la fruizione della mensa obbligatoria di servizio e degli spacci.
La protesta
“A noi – dichiara – viene solamente da ridere nel vedere direttori e comandanti affannarsi per costruire postazioni di fortuna al fine di poter consentire ai colleghi non in possesso di green-pass di fruire dei pasti perché obbligati a mangiare in servizio”.
“Ridiamo per non piangere”
“Ridiamo per non piangere – chiosa il leader regionale del sindacato di categoria della Uil – perché gli stessi operatori di Polizia Penitenziaria obbligati a dividersi nella mezz’ora di pausa pranzo e/o cena, poi per oltre 8 ore hanno lavorato gomito a gomito nei reparti detentivi, o nel servizio di scorta dei detenuti, con centinaia di carcerati anch’essi senza green-pass.
Intanto, – denunciamo – insiste – il mancato pagamento dei buoni pasto dal lontano novembre 2020, ma ne al Provveditorato Regionale e nemmeno al Dipartimento di Roma si sono mai degnati di dare risposte ai lavoratori non solo del ritardo, ma di quando potranno ricevere le somme anticipate dalle loro tasche per poter mangiare.”
“Scandalo carceri”
“Lo scandalo nelle carceri Siciliane – spiega Veneziano – è aggravato dal fatto che la voragine negli organici a volte costringe i lavoratori a non poter fruire della mensa nei turni serali, quindi in via sostitutiva è concesso il buono pasto che non viene poi pagato. Siamo certi visto l’assordante silenzio dell’organo regionale, che almeno il Dipartimento – conclude il sindacalista della UILPA Polizia Penitenziaria – dia, non solo le risposte ai lavoratori in merito al green-pass, ma che acceleri il pagamento delle somme riguardanti i buoni pasto arretrati.”
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