Si chiama l’isola del Tesolio la manifestazione che a Palermo ha messo insieme i produttori di olio e raccolto intorno all’importanza delle produzioni tipiche siciliane di qualità la politica da destra a sinistra. Immancabile la presenza dell’assessore regionale all’agricoltura, il Pd Antonello Cracolici

“Il futuro della produzione di olio in Sicilia ha davanti a sé due strade: la scommessa sulla qualità e quella sull’aggregazione dei produttori” ha detto Cracolici intervenendo proprio all’Isola del Tesolio, l’appuntamento dedicato all’olio promosso dal Co.Fi.Ol, il Consorzio della filiera olivicola.

“Da una parte bisogna insistere sulla qualità, dall’altra bisogna aggregare i produttori sulla convenienza della territorialità e dell’identità – continua Cracolici. Le aggregazioni dei produttori sono necessarie al fine di cambiare la cultura della nostra produzione che deve rinnovarsi per guardare sempre di più alle nuove sfide del mercato”.

A fine mattina alla manifestazione dell’hotel La Torre di Palermo è arrivato anche il candidato presidente della Regione Nello Musumeci.

“Credo che aiutare gli imprenditori olivicoli e, in generale gli agricoltori, significhi da parte della Regione Siciliana aprire un tavolo di confronto serio e serrato, determinato e concreto, anche con la grande distribuzione organizzata (GDO) – ha detto Musumeci – Vogliamo capire se, e fino a che punto, la presenza delle grandi aree di mercato voglia sostenere, incoraggiare e promuovere la produzione agricola siciliana, soprattutto quella di eccellenza – ha aggiunto Musumeci -. E l’olio extravergine d’oliva lo è, a fronte di prodotti di scarsa qualità, e a basso costo, che confondono gli acquirenti a causa della difficile tracciabilità». Musumeci ha ribadito che «su questo fronte la Regione Siciliana, dovrà essere intransigente: i nostri produttori hanno il diritto di sentirsi tutelati e accompagnati dall’istituzione pubblica”.

Nello Musumeci, che si è soffermato ad ascoltare le proposte di diversi imprenditori del settore agricolo, ha quindi puntualizzato: “La Regione deve sostenere la produzione, promuoverla nelle grandi vetrine in cui si incontrano domanda e offerta, e mettere gli imprenditori nelle condizioni di lavorare in un contesto di serenità, e non come spesso accade anche per colpa di certa burocrazia, in un clima di ostilità”.