I siciliani (e i turisti) si apprestano all’ennesima stagione estiva di passione a causa degli eterni cantieri sulla A19 Palermo Catania. Storie di eterne incompiute, quelle classiche stagliate sullo sfondo di una Sicilia da terzo mondo in termini di collegamenti e viabilità secondo una mini inchiesta condotta dal Giornale di Sicilia. Certamente la A19 con i suoi cantieri quasi sempre deserti è uno di quei simboli dell’arretratezza siciliana. Uno di quei fattori che mettono in risalto i (tristi) motivi per cui una terra così bella non spicchi mai il volo.

A passo di lumaca

Solo nel tratto compreso tra Palermo e Catania “storicamente” oramai si contano una trentina di cantieri. Scene desolanti dove per poter fare anche dei brevi tratti di qualche centinaio di metri ci si deve incolonnare in autostrada perché è fruibile una sola corsia. O peggio perché si devono prendere anche delle deviazioni. Così da Palermo ad arrivare a Catania, in condizioni “normali”, vale a dire senza eccessivo traffico, ci si può stare anche 2 ore e 45 minuti. Tempi improbabili, ingiusti, neanche lontanamente pensabili nel terzo millennio

I primi spiragli

Nei giorni scorsi comunque qualche piccolo spiraglio si è intravisto. Sull’itinerario autostradale A19 completamente riaperto al traffico il tratto tra Irosa e Resuttano, con la chiusura quindi del relativo cantiere. Terminati gli interventi di ammodernamento e manutenzione previsti nei piani di manutenzione di Anas, eseguiti sui viadotti e sui tratti in rilevato presenti tra i due svincoli. I lavori, già da tempo completati sulla carreggiata in direzione Catania, eseguiti sui viadotti denominati “Irosa 1”, “Irosa 2”, “San Giuseppe”, “Palumba”, “Palumba 1” e “Palumba 2”, compresi tra i km 79,200 e 83,500.

Stessi interventi sulla carreggiata per Palermo

In questi giorni i medesimi lavori sono stati portati a termine sulla carreggiata A19 in direzione Palermo dove era per l’appunto presente il cantiere. Pertanto, tra gli svincoli di Irosa e Resuttano cessa il doppio senso di circolazione da 1,5 chilometri sinora in essere. Ovviamente parliamo di una goccia nell’oceano dei cantieri disseminati per chilometri e chilometri in questo tratto autostradale.

Schifani: “Pressioni continueranno”

Il presidente della Regione Renato Schifani ha evidenziato che la sua “pressione” istituzionale proseguirà per velocizzare i lavori nei vari cantieri. “Si restituisce ai cittadini – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – un tratto di 4 chilometri di strada impegnata finora da interruzioni e riduzioni di carreggiata con doppio senso di circolazione. Siamo presenti per condividere questo momento positivo con l’Anas e con le imprese. L’impegno del mio governo continuerà affinché, con il commissariamento, si possa arrivare in tempi accettabili alla completa utilizzabilità di questa strada strategica perché collega la Sicilia orientale e quella occidentale. I cittadini non possono più attendere”.
Foto di repertorio

Articoli correlati