Accusato di violenze sessuali su alcune pazienti, Roberto Caravaglios, 60 anni, primario del reparto di Radiologia dell’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, è stato condannato a quattro anni e 4 mesi di carcere dal gup del Tribunale di Marsala Annalisa Amato. Il gup gli ha anche inflitto cinque anni d’interdizione dai pubblici uffici e uno dalla professione medica.

Pena scontata di un terzo con il rito abbreviato

Caravaglios, è stato processato con rito abbreviato. Rito che prevede lo sconto di un terzo sulla pena prevista dalla legge. Per lui il pm aveva chiesto 5 anni e 8 mesi con l’accusa di aver commesso gli abusi su tre donne che, tra marzo 2016 e giugno 2020, si erano recate all’ospedale di Mazara del Vallo per alcuni accertamenti diagnostici. L’indagine, svolta dalla Squadra mobile di Trapani, è scattata a seguito della denuncia presentata da una delle tre vittime.

Condannato anche a un risarcimento

L’Asp di Trapani è “responsabile civile”. Le tre donne, costituitesi parte civile, erano già state ascoltate in “incidente probatorio” dal giudice per le indagini preliminari. Alle tre parti civili, rappresentate dagli avvocati Giacomo Frazzitta, Marilena Messina e Sebastiano Genna, il primario dovrà pagare 8 mila euro di risarcimento danni, più le spese legali.

La condanna a 5 anni e 2 mesi del ginecologo Adile,

A Luglio il tribunale presieduto da Lorenzo Matassa aveva condannato il ginecologo ed ex primario dell’ospedale palermitano di Villa Sofia, Biagio Adile, a 5 anni e due mesi per violenza sessuale. Il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Giorgia Righi avevano chiesto una pena di 8 anni.

Indagine iniziata nel 2016

L’indagine era stata avviata nel 2016 dopo la denuncia presentata da una donna tunisina, difesa dall’avvocato Michele Calantropo. Il medico ha sempre respinto le accuse, difeso dagli avvocati Gioacchino Genchi e Antonino Agnello. La donna si era rivolta al reparto di ginecologia diretto dal primario Biagio Adile.

Era arrivata da clandestina e si trovava in una casa famiglia. Aveva chiesto di essere visitata per risolvere un problema. Durante le visite sarebbero avvenuti i casi di violenza.

Riconosciuta provvisionale di 10mila euro

Alla parte civile è stata riconosciuta una provvisionale di 10mila euro. Il danno complessivo sarà stabilito in sede civile. Adile è stato anche interdetto per due anni dall’esercizio della professione.

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