Agevolare l’accesso di imprese e lavoratori delle pmi alle risorse del Piano Impresa 4.0 è l’obiettivo di un accordo siglato da Sicindustria e dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil. Le aziende, dopo la valutazione di una commissione datoriale e sindacale, potranno beneficiare del credito di imposta previsto per le attività formative su Industria 4.0. L’ultima legge di bilancio ha, infatti, introdotto la possibilità di ottenere un credito di imposta automatico pari al 40% delle spese sostenute nel 2018 per le attività di formazione finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie legate ai processi di trasformazione digitale previste con il Piano nazionale Impresa 4.0, per un massimo di 300 mila euro per ciascun beneficiario.
A sottoscrivere l’intesa, il vicepresidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, che affermano: “Senza una adeguata formazione e una crescita professionale dei propri collaboratori non può esistere innovazione. Ormai ci sono ovunque processi di lavoro che possono essere digitalizzati o modelli di business da fare evolvere. Grazie a questo accordo faciliteremo l’accesso agli incentivi anche per le aziende più piccole, spesso senza rappresentanza sindacale, che potranno però presentare le istanze a un comitato composto dal sindacato dei lavoratori e dei datori di lavoro”.
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