• Il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina si interroga sul futuro delle Camere di commercio dell’Isola e scrive a Musumeci e al ministro Giorgetti.
  • Polemiche da giorni sulla norma che impone un accorpamento, con la “Supercamera” a 5.
  • “La Regione non impugna la norma, che strategia è?”

Con una nota indirizzata al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e per conoscenza al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina si interroga sul futuro delle Camere di commercio dell’Isola alla luce dell’articolo 54 ter della legge 106/2021 che obbliga la Regione a ridisegnare il sistema camerale dell’Isola, anche in considerazione della mancata impugnativa della norma.

“Interessi campanilistici”

Vittorio Messina

Vittorio Messina

“Norma – sottolinea Vittorio Messina – che discende da un vero e proprio blitz attraverso l’approvazione di un emendamento fortemente voluto da alcuni portatori di meri interessi di campanile, lasciato passare da un Parlamento distratto e da una politica forse inconsapevole delle ricadute nei confronti di Enti già messi a dura prova dalla riforma voluta dal Governo Renzi e dalle peculiarità che caratterizzano la vita delle Camere di commercio dell’Isola rispetto al resto del Paese”.

“Una norma – aggiunge il presidente di Confesercenti Sicilia – fortemente criticata da gran parte del mondo associativo e dai vertici delle stesse Camere di commercio siciliane”.

La Regione non impugna la norma, che strategia è?

“La prontezza con cui la Regione ha deciso di non impugnare la norma in questione – aggiunge Messina – sottintende, forse, una precisa strategia da parte del Suo governo, ma di tale strategia non si ha notizia, tantomeno alcuna anticipazione dalla quale si possa evincere come s’intende procedere. Sarebbe utile sapere in merito come si pensa di articolare il sistema camerale siciliano rispettando i paletti esistenti e quelli recuperati dall’articolo 54 ter della L. 106/2021″.

“In questo senso – conclude Vittorio Messina – bisognerà tenere conto del numero delle Camere che non può essere superiore a quattro, e bisognerà anche considerare la sostenibilità finanziaria dei nuovi accorpamenti e non solo. Ma di tutto questo niente è dato a sapere alle Associazioni e al mondo imprenditoriale dalle stesse rappresentato. Riteniamo che questo silenzio imbarazzante rappresenta una grave mancanza verso quel mondo produttivo che nelle Camere di Commercio vede un supporto indispensabile per la crescita e lo sviluppo del territorio”.

Polemiche da giorni, Supercamera a 5

Prevista una SuperCamera a 5. La decisione di “sganciare” Siracusa e Ragusa dalla “Camera di Commercio del Sud Est Sicilia” per lasciare autonoma Catania sta suscitando un vespaio di polemiche nell’Isola. Sembrerebbe che dietro la secessione da Catania ci sia il “risiko” di Fontanarossa.

Cosa accadrebbe

La Regione Siciliana, in base alla nuova norma dovrebbe provvedere entro il 31 dicembre 2021, anche mediante la nomina di Commissari appositamente incaricati, a riorganizzare il proprio sistema camerale e a recedere dagli accorpamenti già effettuati o in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto

Articoli correlati