Il Cga sospende il decreto sull’accorpamento dei laboratori di analisi. L’assessorato Regionale della Salute aveva sancito l’impossibilità di
stipulare accordi contrattuali per le strutture sanitarie private di medicina di laboratorio convenzionate che non avessero raggiunto una soglia minima di prestazioni; ma il giudice amministrativo aveva annullato i provvedimenti assessoriali rilevandone l’illegittimità nella parte in cui
prevedevano un ristrettissimo lasso temporale entro il quale le strutture avrebbero dovuto raggiungere la soglia minima di prestazioni sanzionando con la sostanziale espulsione dal sistema l’ipotesi di mancato raggiungimento del risultato imposto.
“Ma l’assessorato della Salute perseverava nell’adozione di provvedimenti lesivi per le strutture sanitarie e pertanto due laboratori di analisi cliniche della provincia di Agrigento, proponevano un ricorso giurisdizionale”, affermano gli avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri. Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana in sede giurisdizionale, ha accolto la richiesta cautelare di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati; pertanto, per effetto della pronunzia cautelare resa dal Cga, nessun obbligo di aggregazione tra le strutture sanitarie private di medicina di laboratorio convenzionate è configurabile entro il termine (3 agosto) assegnato dall’assessorato.
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