Torna lentamente alla normalità la situazione nelle tre province siciliane colpite dall’improvvisa ondata di maltempo che ha riversato acqua e fango per una intera notte. Si contano danni per milioni di euro nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo, dove montagne di fango e acqua  hanno invaso strade, garage, negozi e abitazioni.

Stato di calamità per Mazara del Vallo

A Mazara del Vallo parte dell’ospedale Abele ‘Ajello’ si è allagata e il sindaco Salvatore Quinci invoca lo stato di calamità. Ma la coda del maltempo che ha investito, prima, il resto del Paese, ha causato anche altri danni.

“Fin dal primo pomeriggio abbiamo diffuso l’aggiornamento dell’allerta arancione” della Protezione civile “ma non è bastato, anche se gli interventi hanno limitato ulteriori allagamenti e peggioramenti. Troppo forte la furia dell’acqua e troppo fragile il nostro sistema di condotta fognaria” dice il sindaco Quinci.

“Gli allagamenti sono ora rientrati e le strade ora sono tutte percorribili: nelle prossime ore – conclude il sindaco – chiederemo il riconoscimento dello stato di calamità per avere il ristoro economico dei danni provocati dal maltempo”.

Il pullman travolto dalla tromba d’aria

E’ stato recuperato solo dopo 24 ore il pullman delle autolinee Gallo-Sais travolto da una violenta tromba d’aria mentre era in sosta in una piazzola lungo la statale 624 nei pressi del comune di Santa Margherita Belice (Agrigento) lungo la Fondovalle che collega Sciacca a Palermo. Il bus è stato addirittura stato gettato dalla furia del vento giù in una scarpata dopo aver divelto dieci metri di guard rail. A bordo c’erano dieci passeggeri. Cinque persone e l’autista sono rimaste ferite e portate in ospedale a Sciacca e Castelvetrano, non sono gravi, ma si è sfiorato il peggio.

Trapani senz’acqua

La città di Trapani per due volte è rimasta isolata. Le strade di accesso e di deflusso, allagate, hanno impedito l’arrivo dei mezzi di linea. Danneggiato l’acquedotto, è stato necessario sospendere l’erogazione idrica. Palermo ha subito allagamenti ma è stata risparmiata dalla maggior parte dei danni. In provincia piccole frane e smottamenti

Atteso il ritorno del caldo

In attesa del ritorno del caldo con quella che si preannuncia come una bella ‘ottobrata’, la Protezione civile mette in guardia da venti e mareggiate sulle coste della Sicilia ma anche di Puglia e Calabria.

I geologi puntano il dito sul ‘malgoverno’ del suolo. “Si è assistito ad un uso del territorio totalmente errato dal punto di vista geomorfologico. A Trapani – dice Girolamo Culmone della Società di geologia ambientale, – sono state interrate vaste aree di Saline contigue alla città, togliendo così quelle naturali vasche di espansione. Si è continuato a cementificare non ponendo la giusta attenzione ad eventi che un tempo avvenivano raramente e che oggi si ripetono più spesso”.

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