Si infittisce sempre di più il mistero dell’acqua inquinata in una vasta porzione del centro storico di Trapani. Non si riesce ad individuare l’origine di questo problema e il Comune è costretto ad emanare un’ordinanza dietro l’altra. Dal 7 dicembre sono già due i provvedimenti emessi dal sindaco Giacomo Tranchida, la questione vera è che non si riesce a capire che pesci prendere. Anzi, addirittura l’inquinamento si va allargando a macchia d’olio. Se prima era circoscritto ora addirittura anche nelle zone limitrofe si registrano problemi di inquinamento di acqua allo stesso modo.

La prima ordinanza

L’originaria zona con acqua inquinata era quella individuata nella prima ordinanza emanata da Tranchida il 7 dicembre. All’epoca fu disposto il divieto di utilizzo dell’acqua per gli usi potabili provenienti dalla condotta idrica comunale in determinate vie. Per l’esattezza nelle vie Nicolò Fabrizi, nel tratto compreso tra le vie Livio Bassi e Nausicaa; in via Nino Bixio, tra la vie Livio Bassi e Nausicaa. Ed ancora in via XX Settembre, tra le vie Bixio e colonnello Romej. C’è poi la via Nausicaa, dalla via dei Geranei a piazza XXI Aprile, ed infine all’interno dell’intera piazza XXI Aprile.

La seconda ordinanza

In questi giorni è arrivata la seconda ordinanza in cui si attesta un ulteriore allargamento dell’area inquinata. Stessa identica situazione è stata infatti riscontrata tra piazza XXI Aprile e via Livio Bassi. Laddove è stato già possibile eseguire gli esami di laboratorio, gli esiti hanno confermato l’esistenza di “parametri non conformi a quelli di legge”. “Nelle more dell’individuazione delle cause dell’evidenza rilevata – scrive il primo cittadino -, le acque devono intendersi non idonee per gli usi potabili fino all’individuazione del focolaio di inquinamento e alla sua eliminazione”.

Si brancola nel buio

Il problema vero è che non si riesce in alcun modo a capire l’origine del problema. Dalle autorità competenti si allargano le braccia e ci si limita a dire: “Sono in corso le attività di ricerca del focolaio di inquinamento”.

Articoli correlati