Si fa pesante il clima a Trapani a due mesi dalle elezioni, vandalizzati i manifesti elettorali del sindaco uscente Giacomo Tranchida. Il primo cittadino parla senza mezzi termini di “clima d’odio” che sarebbe stato innescato dai suoi avversari politici. In particolare imbrattati i manifesti di corso Piersanti Mattarella. Oltre a simboli fallici nei manifesti vandalizzati disegnate anche delle svastiche.

Per Tranchida è “intimidazione”

“Uno sfregio politico e insieme una intimidazione – commenta Tranchida -. Quanto accaduto nasce da una contrapposizione ignobile alimentata da una cultura di estrema destra. Ciò è molto preoccupante perché se questo è il clima d’odio che è stato alimentato a Trapani da certi miei competitor politici, la dice lunga su quello che potrebbe ancora accadere”. Il primo cittadino, che nei giorni scorsi ha confermato la sua ricandidatura, ha sporto denuncia in questura.

Nessun passo indietro

“Non mi faccio intimidire – sostiene Tranchida – da questi nostalgici che vorrebbero portare indietro la città di Trapani dal punto di vista culturale e civile. Condanno questa intimidazione politica che viene dagli ambienti dell’estremo centrodestra. In maniera strisciante e quasi a ‘mascariare’, taluni hanno lanciato una vera e propria campagna d’odio. Un mio avversario candidato si è spinto in più occasioni, come riferitomi, con gravi allusioni sulla mia persona. Sostenendo che, a breve, sarei anche costretto a ritirare la mia candidatura dalla competizione elettorale per presunte problematiche, esplicitate in maniera allusiva, di tipo giudiziario”.

I candidati

Al momento sono quattro i candidati per le prossime elezioni amministrative a Trapani. Oltre a Tranchida a correre c’è l’esponente di Fratelli d’Italia Maurizio Miceli, l’autonomista Anna Garuccio e un altro in quota centrosinistra Francesco Brillante. “Esorto i candidati delle nostre liste – aggiunge Tranchida – a non accettare provocazioni di alcuna natura. Occorre concentrarsi sul programma delle cose da fare per rendere sempre più bella la città di Trapani. Rassicuro gli elettori e i cittadini trapanesi tutti, come è noto non ho né padrini ne padroni, ma soprattutto non mi faccio intimidire. Trapani in cammino verso un futuro di riscatto e rilancio socio-economico non si fermerà”.

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