La borgata Acquasanta, a Palermo, in lutto per la morte di Antonino Cucchiara, 99 anni, detto “Nino”, conosciuto da tutti come “il professore”. Ha insegnato matematica per una vita, dando anche ripetizioni private, soprattutto dopo essere andato in pensione.

 

Molto conosciuto e rispettato in tutto il quartiere, intere generazioni di alunni ricordano la sua bravura, la sua preparazione e anche la sua simpatia. Di fatto, come scrivono i suoi ex alunni, ha salvato moltissimi da un’avversaria davvero pericolosa: la matematica.

Il cordoglio

Per questo, nonostante non frequentasse i social, in tantissimi nella pagina Facebook “La Borgata dell’Acquasanta” hanno voluto ricordare con affetto il professore. “Professore e maestro di vita. Dopo le sue lezioni di matematica, ho iniziato brillantemente la mia carriera accademica scolastica e lavorativa. Grazie professore che la terra ti sia lieve”, scrive Salvo Valenza. “Bravo, è riuscito a farmi amare un po’ la matematica, conservo un bel ricordo. Condoglianze alla famiglia”, scrive Angela Messina.

“Mi ha insegnato ad amare la matematica da ragazzino. Conservo gelosamente alcuni suoi appunti. Sentite condoglianze alla famiglia”, scrive Gustavo Gorner. “Ricordo benissimo le ore passate per le ripetizioni di matematica a casa sua nella piazza Acquasanta, e dopo gli elogi che il professor Bortolotti mi fece al Nautico quando seppe che era lui il mio professore, dove facevo ripetizione. Condoglianze e molto dispiacere”, scrive Tommaso Falanga.

“Mi ha salvato dalla matematica”

“Siamo stati tutti suoi studenti. Almeno quattro generazioni di perseguitati dalla matematica e salvati dal professore Cucchiara”, scrive Roberto Buscetta. “Il professore Antonio “Nino” Cucchiara ci ha insegnato a comprendere ed amare la matematica. La intelligente e obbligatoria introduzione alla lezione del giorno era una semplice e breve barzelletta: relax totale a quello che seguiva. Senza Ninu Cucchiara, giammai potremmo avere capito i professori del Nautico o degli altri istituti. In noi tutti lasciava un po’ di matematica e per sempre”, l’omaggia Pasqualino Marchese.