Mercatone Uno ha appena inviato alle Organizzazioni Sindacali la comunicazione di avvio della procedura di riduzione personale.

“Il criterio di scelta del personale da collocare in mobilità – dice Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia – verrà individuato tra i lavoratori che non si opporranno al licenziamento collettivo e sarà oggetto di discussione nel corso dell’esame congiunto con le Organizzazioni Sindacali, presumibilmente, già il prossimo 12 luglio presso il Ministero dello Sviluppo Economico”.

Sono oltre 3000 i lavoratori impiegati sull’intera rete vendita nazionale, di cui 199 nei punti di vendita di Palermo, Carini e Misterbianco che attendono di conoscere cosa sarà del loro futuro”

“Tutto appare strettamente legato – aggiunge Calabrò – all’esito del bando d’asta per la cessione in continuità, utile a ricercare acquirenti per l’intero perimetro aziendale che conta quasi 80 negozi di cui, parte, già chiusi al pubblico”.

Marianna Flauto, alla guida della Uiltucs Sicilia, rassicura, invece, i lavoratori: “L’azienda dichiara chiaramente che la procedura è finalizzata a favorire la ricollocazione del personale ed è su base volontaria. In questo momento sono aperti dei tavoli a livello nazionale in cui si discute di salario variabile, una sorta di premio sulle vendite che solitamente è sintomo che l’azienda crede ancora sulla continuità”.
Il Gruppo Mercatone Uno, presente sul mercato da quasi 40 anni, conta oggi 79 punti vendita di insegna, tutti in Italia, con oltre 3 mila dipendenti e circa 11 milioni di clienti. Nell’Isola 48 dipendenti si trovano a Carini (di cui 11 operai e gli altri impiegati), 102 a Misterbianco (13 gli operai) e 49 a Palermo (con tre soli operai e tutti gli altri impiegati).
Mercatone Uno è in amministrazione straordinaria e i commissari da tempo tentato la vendita del colosso. A metà giugno è stato pubblicato un bando per la vendita dell’intero complesso e chiunque sia interessato può presentare offerte vincolanti per l’acquisto entro le 18 del 7 settembre prossimo. Informazioni sul sito www.mercatoneunoamministrazionestraordinaria.it.
Nei mesi scorsi l’azienda in una nota aveva evidenziato il “perdurare della crisi e il continuo calo dei consumi particolarmente grave nel settore dei beni durevoli, che ha determinato una costante riduzione del fatturato, il tutto aggravato dal contesto deflazionistico a cui conseguono prezzi di vendita sempre più bassi e perdita di marginalità”.
“Riteniamo – aggiunge Mimma Calabrò – di dover dare le dovute rassicurazioni a tutti i lavoratori di Mercatone su quelli che saranno i criteri di scelta del personale da collocare in mobilità. Già nella comunicazione di avvio delle procedure era chiaro che il personale da collocare in mobilità verrà individuato tra i lavoratori che non si opporranno al licenziamento collettivo. L’Azienda ha ribadito, anche a seguito di odierne interlocuzioni, che l’unico criterio di valutazione sarà quello della volontarietà di scelta del dipendente che vorrà deciderà di accedere a percorsi di esodo aziendali”.