Hanno chiesto aiuto manifestando il loro diritto al lavoro, perché da un giorno all’altro si sono ritrovati senza occupazione. Hanno protestato ieri mattina davanti al Comando militare autonomo della Sicilia i 20 dipendenti delle imprese che gestivano il Circolo ricreativo dipendenti Difesa, il Circolo ufficiali ed il Circolo sottufficiali di Palermo e le foresterie.

Il 20 gennaio scorso le imprese, che costituiscono un’Ati (associazione temporanea di imprese, ndr), hanno ricevuto una mail dal Comando in cui venivano avvisati che dal 1°febbraio avrebbero dovuto interrompere l’erogazione dei propri servizi per mancanza di requisiti.

Gli interessati non ci stanno. A parlare per loro è Francesco Mulè, dirigente della ditta che ha gestito sinora il Circolo ricreativo Dipendenti Difesa. “Senza un valido motivo – accusa – il Comando regione Sud ha chiuso tutti i circoli di Palermo”.

Ma quali sono le contestazioni in merito? “A me – dice Mulè – hanno detto che non ero in regola con il Durc ma non è così, infatti i miei dipendenti percepiranno tutti la disoccupazione. C’è stata la volontà di farci chiudere e non ne conosciamo la ragione. In uno dei ristoranti da noi gestiti è venuto a mangiare anche il ministro Orlando, e ci ha fatto i complimenti. Non ci aspettavamo che finisse così”.

Mulè continua: “Una ditta può essere cacciata, ma non i dipendenti, hanno diritto ad essere riassunti dalla nuova ditta che subentrerà”.

E allora, quali sono le prospettive future: “Adesso cerchiamo tutti lavoro, non possiamo fare altrimenti”.

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