La Sicilia continua a boccheggiare. Non si ferma l’azione dell’anticiclone africano Cerbero. E nell’isola anche per la giornata di domenica 9 luglio si prevedono temperature altissime. A Palermo sarà una nuova giornata contrassegnata dal bollino arancione. Per il secondo giorno consecutivo, infatti, la temperatura massima percepita sarà di 36 gradi. Lo si legge nell’avviso 127 della protezione civile regionale per il rischio incendi ed ondate di calore.

Un rischio intermedio per la salute e bisogna fare attenzione alla popolazione a rischio, anziani, più piccoli o chi soffre di specifiche patologie. Le raccomandazioni sono le solite: bere molta acqua, essere sempre idratati, evitare l’esposizione prolungata al sole ed anche di uscire nelle ore di punta, da mezzogiorno alle 17.

Situazione fotocopia, quindi, rispetto ad oggi. Anche a Catania sono indicati 36 gradi percepiti ma il capoluogo etneo è contrassegnato “soltanto” dal bollino giallo. Un grado in meno a Messina anch’essa bollino giallo. Ma nelle altre città siciliane, soprattutto nelle località dell’entroterra, la colonnina di mercurio potrebbe sfiorare i 40 gradi.

Sul fronte rischio incendi, invece, la nota della protezione civile regionale indica preallerta arancione in tutte e nove le province dell’isola con rischio basso soltanto a Messina e Trapani ed elevato nelle restanti città.

Clima rovente da domenica, è allerta anche per l’afa

Non solo il caldo, ma anche e soprattutto l’afa: le alte temperature che si stanno registrando in Italia, e che si impenneranno a partire da domenica, saranno accompagnate da un alto livello di umidità che aumenterà il disagio fisico.

“Se farà caldissimo di giorno – spiega Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, anche la notte non sarà da meno. Qui ci penserà l’afa a rendere il dormire difficoltoso. Le masse d’aria calda trasportate dall’anticiclone africano attraversando il Mar Mediterraneo si caricheranno di umidità. Con temperature minime quasi mai sotto i 20 gradi su molte città italiane si avranno le notti tropicali”.

Le colonnine di mercurio, informa Gussoni, sono già salite sfiorando in 40°C in Sardegna e sarà proprio questa regione a registrare misure di temperatura quasi da record per il periodo. L’anticiclone africano acquisterà sempre più potenza a partire da domenica quando il suo cuore bollente si avvicinerà minacciosamente all’Italia.

Un primo aumento delle temperature in realtà si registrerà domenica: se al Nord non si supereranno i 34-35 gradi, al Centro si toccheranno i 37°C come a Firenze e Roma, stessa cifra possibile anche in Campania, come sul casertano. Farà ancora più caldo invece sulle zone interne di Sardegna e Sicilia dove si potrebbero registrare i 42°C.

Da lunedì ancora più caldo

Ma per chi spera che dopo il weekend ci sia una tregua, arrivano cattive notizie.  Da lunedì 11 luglio, poi, il clima sarà ancora più rovente: “Si potrebbero toccare – spiega il meteorologo de iLMeteo.it – 45 gradi in Sardegna, 38 su Toscana e Lazio come a Firenze e Roma, fino a 37°C sul resto del Sud e anche al Nord (Bologna, Ferrara, Pavia, Alessandria).

Questa situazione, quanto meno al Centro-Sud dovrebbe durare almeno per altri 10 giorni, al Nord invece da mercoledì 12 è atteso un indebolimento dell’anticiclone che provocherà i primi forti temporali sulle Alpi”. Questa situazione, quanto meno al Centro-Sud dovrebbe durare almeno per altri 10 giorni, al Nord invece da mercoledì 12 è atteso un indebolimento dell’anticiclone che provocherà i primi forti temporali sulle Alpi.