Nuova aggressione nel carcere “maresciallo Di Bona” ex Ucciardone a Palermo. Un agente scelto della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto. La denuncia è del sindacato Cnpp. L’aggressione è avvenuta all’ottava sezione. Il detenuto aveva richiesto di uscire dalla cella per telefonare. Ha chiesto ad un agente di parlare con il sovrintendente capoposto del reparto. Ha iniziato ad aggredire con calci e pugni l’agente del reparto con l’intento altresì di impossessarsi delle chiavi.

Sequenza preoccupante

“La sequenza di aggressioni in carcere è a dir poco preoccupante – afferma il segretario regionale del Cnpp Maurizio Mezzatesta -. Non facciamo altro che denunciare come organizzazione sindacale nei vari istituti questi sistematici attacchi nei confronti del personale. Non ultimo, due giorni fa, nel carcere di Trapani, nel reparto Mediterraneo, un assistente capo è stato aggredito, per futili motivi da un detenuto. O ancora a San Cataldo, dove e scoppiata la protesta per l’eccessivo caldo nella cella”.

Più difese per gli agenti

Il Cnpp da anni chiede interventi a tutela degli agenti. “Da tempo chiediamo di dotare il personale di dissuasori anti aggressione – dice il sindacalista -. La situazione all’Ucciardone è esplosiva ed il personale è stremato, già in emergenza per la carenza grave di personale, e per tutte le altre situazioni che si sommano alle aggressioni quotidiane. Intanto si sommano i feriti in convalescenza per le aggressioni ricevute. Duole il dover apprendere che, a causa della carenza di personale, l’agente scelto seppur dolorante, si sia recato, in solitudine, al nosocomio cittadino con i propri mezzi. Esprimiamo la massima solidarietà al personale aggredito”.

Il recente caso nel Siracusano

Un altro agente della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nella Casa di reclusione di Augusta, nel Siracusano, appena qualche giorno fa. Lo ha denunciato il sindacato autonomo polizia penitenziaria. “Il fatto grave è che non sarebbe stato preso alcun provvedimento disciplinare nei confronti dell’aggressore”, afferma il segretario nazionale del Sappe per la Sicilia, Calogero Navarra. “Speriamo finisca presto questo massacro nei confronti della Polizia penitenziaria, anche con strumenti idonei per garantire l’incolumità degli agenti”, aggiunge. Il segretario generale del Sappe, Donato Capece esprime vicinanza ai colleghi di Augusta e denuncia: “quel che è accaduto, di una violenza inaccettabile, ci ricorda per l’ennesima volta quanto sia pericoloso lavorare in un penitenziario”.

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