Ieri sera sono stati aggrediti due uomini della polizia penitenziaria al carcere Pagliarelli. Un detenuto si è scagliato con violenza verso un brigadiere e un agente che sono rimasti feriti.

Il brigadiere e l’appuntato portati all’ospedale Civico

Il brigadiere ha riportato una frattura al volto è una prognosi di 7 giorni, l’appuntato ha una prognosi di 3 giorni. Sono stati portati all’ospedale Civico di Palermo.

Gelarda: “Situazione diventata ormai intollerabile”

“Ennesimo episodio di violenza verso gli agenti della polizia penitenziaria – dice Igor Gelarda capogruppo di Prima l’Italia – La situazione è diventata ormai intollerabile tra Ucciardone e Pagliarelli. Io ho chiesto l’istituzione del garante dei diritti dei poliziotti penitenziari. Abbiamo anche approvato una mozione in consiglio comunale a Palermo, in tal senso, perché la solidarietà non deve essere a senso unico, ma anche verso i servitori dello Stato. Basta violenza verso la polizia penitenziaria”.

Appena ieri l’aggressione all’Ucciardone

Le aggressioni nelle carceri sono ormai quasi all’ordine del giorno. Appena ieri nuova aggressione nel carcere maresciallo Di Bona, ex Ucciardone a Palermo. Un assistente capo coordinatore, in servizio all’ottava sezione, è stato offeso da un detenuto che ha cercato più volte di sfidarlo e di colpirlo con i pugni.
Per evitare le scontro l’agente della polizia penitenziaria è scivolato riportando seri traumi alle ginocchia. L’assistente capo è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale Villa Sofia.
“Denunciamo l’ennesimo episodio che si registra nel vecchio carcere borbonico – dice Maurizio Mezzatesta segretario provinciale del sindacato Cnpp – da tempo denunciamo tali episodi che si sommano a tutti i problemi di gestione che ci hanno portato allo stato di agitazione e la rottura dei tavoli con la direzione del struttura carceraria chiedendo altresì agli uffici superiori l’avvicendamento di tutti i dirigenti di polizia penitenziaria in servizio. Esprimiamo massima solidarietà al collega”.

Due poliziotti feriti con una lametta ad Agrigento

“Lo abbiamo detto in tempi non sospetti, che oramai le carceri sono delle trincee dove i Poliziotti rischiano la vita in ogni momento”. Queste sono le parole della segreteria regionale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia, dopo l’aggressione a due poliziotti avvenuta al carcere Pasquale Di Lorenzo di Agrigento due giorni fa.
“Purtroppo le teorie della rieducazione di ministri, capi dap, professori, garanti dei detenuti, unite al buonismo di certa parte politica – commentano dalla UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia – si scontrano con la realtà di violenza che oramai dilaga nelle nostre prigioni. Il personale di Polizia Penitenziaria ha subito l’aggressione – chiosano dalla Segreteria Regionale UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia – perché un detenuto si è rifiutato di essere trasferito in altra sede, scagliandosi contro un Sovrintendente ed un ispettore, ferendo entrambi con una lametta abilmente celata dentro la bocca”.

La protesta del sindacato

“Mentre la politica pensa alle stanze dell’amore per i detenuti, – concludono dal sindacato regionale di settore Uil,- nelle carceri ancora una volta la fortuna, unita alla grande professionalità ha evitato la cronaca di una tragedia, perché se i Poliziotti non avessero avuto la prontezza di riflessi nello schivare i fendenti, oggi probabilmente faremmo la conta dei morti”.

(foto di repertorio)

Articoli correlati