Nuova aggressione e nuove minacce all’ospedale Civico di Palermo ai danni dei tecnici del reparto di Radiologia, come denuncia la Fials che ha raccolto il racconto dei colleghi coinvolti nell’ennesimo episodio di violenza in corsia.

Parenti di defunto contro i sanitari

Il fatto è accaduto ieri pomeriggio, quando i parenti di un paziente defunto si sono scagliati contro il personale con gravi minacce del tipo “così come è morto mio padre, dovete morire anche voi”. Il personale in servizio è stato strattonato e colpito da diversi energumeni fuori controllo”. Un medico è stato preso per il collo, un tecnico è stato colpito in un occhio, un altro è stato strattonato violentemente per costringerlo ad aprire la porta dell’adiacente sala operatoria.

Direzione sanitaria prepara la denuncia

Alla Direzione generale è stata inviata una accurata relazione per sporgere denuncia. Secondo quanto ricostruito, “il servizio di sorveglianza pare non essere intervenuto in Radiologia nonostante le richieste di aiuto inoltrate. Sembrerebbe che queste scene si siano ripetute anche nelle adiacenze del pronto soccorso e del Padiglione 4. Tutto ciò a pochi giorni da un analogo avvenimento accaduto presso la Seconda medicina”.

Locali abbandonati di notte e nei festivi

La Fials segnala inoltre che, nonostante numerose richieste, ad oggi non è stato assegnato alcun personale di supporto al servizio di Radiologia centrale per i turni notturni e festivi. “Il peso del lavoro ricade interamente sui tecnici e sui medici, i quali vengono continuamente distolti dal proprio lavoro per espletare mansioni di portierato, guardiania, punto di informazione e servizio d’ordine”.
 La Fials segnala inoltre che “anche i locali della Radiologia interventistica presso il padiglione 17/C sono totalmente abbandonati durante la notte e durante i festivi, al punto che i locali della Tac sono stati eletti a rifugio per i senzatetto che occasionalmente vi trovano riparo e ristoro, e che più volte il personale chiamato in reperibilità deve allontanare persone che si aggirano per il reparto”.

Continue aggressioni

L’ultima aggressione ad un sanitario in un ospedale a Palermo nei giorni scorsi.  Un infermiere è stato preso a pugni da un paziente di 43 anni palermitano al Pronto Soccorso.

Ennesima aggressione a Villa Sofia

L’episodio è avvenuto domenica mattina a Villa Sofia. Nell’area di emergenza del nosocomio sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno identificato e denunciato l’uomo che avrebbe aggredito il sanitario cogliendolo di sorpresa, alle spalle mentre era impegnato ad occuparsi di una chiamata di servizio.

L’aggressione lungo i corridoi del Pronto Soccorso

Tutto sarebbe avvenuto lungo i corridoi del pronto soccorso. Il paziente era ricoverato da un giorno per dolori addominali e si trovava su una barella. A un certo punto si sarebbe allontanato e per farlo avrebbe anche staccato la flebo dal braccio. Quindi avrebbe chiesto all’infermiere di riattaccare il tubicino alla valvola. Il sanitario, però, impegnato anche con gli altri pazienti gli avrebbe detto di aspettare un momento perché potesse dedicarsi anche a lui.

L’attesa fa scattare l’aggressione

L’uomo non avrebbe gradito la risposta e improvvisamente si sarebbe alzato dalla barella, avrebbe gridato qualcosa all’indirizzo dell’infermiere e poi sarebbe passato alle vie di fatto colpendo il sanitario alle spalle e assestandogli due pugni in testa.

Aggressione bloccata dalle guardie giurate

Le guardie giurate della Mondialpol sono, dunque, intervenute per bloccare l’uomo prima dell’arrivo delle volanti della questura. Il dipendente di Villa Sofia si è fatto visitare dai colleghi che gli hanno riscontrato lesioni guaribili in dieci giorni, mentre il 43enne, dopo essere stato identificato, è stato denunciato per lesioni.

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