La direzione strategica dell’Asp di Trapani ha stabilito il trasferimento del presidio di guardia medica di Erice Casa Santa e del punto di primo intervento dalla sede attuale della Cittadella della Salute ai nuovi locali del presidio ospedaliero “S.Antonio Abate”, adiacenti al pronto soccorso. La decisione nasce dalla necessità di migliorare e incrementare il grado di efficienza dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, nei presidi di emergenza ottimizzando i tempi e i canali di accesso alle prestazioni.
Gli orari
Il problema essenziale è che al pronto soccorso si sono registrati troppi accessi, alcuni oltretutto non necessari. Alla guardia medica saranno trasferiti tutti questi casi da codice bianco. Il servizio di guardia medica sarà operativo a partire da lunedì 8 agosto dalle 20 alle 8 nei giorni feriali, dalle 10 alle 8 del giorno successivo nei giorni prefestivi e festivi. Attivata anche l’utenza telefonica rintracciabile al numero 0923.472400.
Stessa situazione a Siracusa, intervenuti da aprile
E’ un po’ quel che è accaduto a Siracusa dove dallo scorso aprile una delle due guardie mediche situate nel presidio ospedaliero A. Rizza di viale Epipoli è stata trasferita all’ospedale Umberto I. Ne aveva dato notizia la direzione dell’Asp di Siracusa dopo le denunce e le numerose segnalazioni in merito al congestionamento del Pronto soccorso, ormai al limite del collasso. La sede della Guardia medica “Siracusa 1” nell’ospedale Umberto I coincide con quella del Ppi, a piano terra, a destra della hall principale, nella ex sala conferenze Christiane Reimann dove sono stati eseguiti interventi di adeguamento e per la sicurezza previsti dalla normativa.
Le richieste all’Asp su Medicina e Geriatria
Qualche giorno prima sulla vicenda del pronto soccorso congestionato a Siracusaera intervenuto il deputato regionale della Lega, Cafeo, che aveva proposto un’altra soluzione: ripristinare i posti letto nei reparti di Medicina e Geriatria. “La priorità è di ripristinare i posti letto nei due reparti dell’Umberto I, non di aprirne di nuovi, soprattutto se manca personale”.
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