E’ Vincenzo Spera il nuovo commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, nominato con decreto dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

Chi è Vincenzo Spera

Vincenzo Spera, ingegnere, originario di Mussomeli (Cl), classe ‘70, si è insediato oggi, martedì 19 luglio 2022. Proviene dall’Arnas Civico di Palermo, dove ha ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento amministrativo.
Il manager ha maturato una lunga esperienza nell’ambito direzionale avendo assunto la direzione delle Unità operative complesse “Provveditorato”, “Affari Generali” e “Gestione Tecnica” dell’ospedale palermitano.
Spera prende il posto di Paolo Zappalà, dimissionario dopo due anni di mandato come commissario straordinario dell’Asp di Trapani.

Stop alle nomine in sanità

La nomina del nuovo commissario si è resa necessaria nonostante la Regione sia in regime di blocco delle nomine.
Come vi abbiamo raccontato a giugno, c’è lo stop alle nomine alla Regione negli ultimi mesi di legislatura e il governo Musumeci proroga incarichi manager di 11 Aziende sanitarie. La decisione era stata assunta dall’Assemblea Regionale Siciliana nel marzo scorso.

La giunta regionale revoca l’avviso pubblico

La giunta regionale ha revocato l’Avviso pubblico di selezione per il conferimento degli incarichi di direttore generale delle Aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale. La decisione è stata presa in attuazione della norma approvata dall’Ars che dispone il divieto di nomine fino alla scadenza della legislatura in corso.
Nel contempo, il governo Musumeci, su proposta dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre l’incarico dei direttori generali delle Aziende i cui contratti scadevano il 31 maggio.

Le nomine bloccate

Si tratta delle Asp di Caltanissetta (Alessandro Caltagirone), Enna (Francesco Iudica), Catania (Maurizio Lanza), Palermo (Daniela Faraoni), Siracusa (Salvatore Lucio Ficarra); degli ospedali di Palermo “Civico” (Roberto Colletti) e “Villa Sofia Cervello” (Walter Messina), di Catania “Garibaldi” (Fabrizio De Nicola) e “Cannizzaro” (Salvatore Giuffrida) e di Messina “Papardo” (Mario Paino) e “Irccs Bonino Pulejo” (Vincenzo Barone).

Lo stop alle nomine dell’Ars

L’emendamento approvato il 16 marzo scorso all’Ars blocca di fatto nomine di enti, aziende e società controllate o partecipate, nei 180 giorni che precedono la fine della legislatura e quindi le elezioni per il rinnovo della presidenza della Regione Siciliana.

Musumeci sposa il blocca nomine

“Se fossi stato in aula, così come ha fatto il mio movimento DiventeràBellissima avrei votato allo stesso modo. E’ giusto che sia così. Non comporta alcun disagio. E’ giusto che le nomine di questo governo vadano congelate fino alla scadenza elettorale” aveva commentato il giorno dopo l’approvazione del blocca nomine il Presidente della Regione Nello Musumeci.
“Sono stato e sono fermamente convinto – aveva aggiunto – che la forza politica o la struttura di un governo non si costruiscono sul sottogoverno, ma sulla capacità di lavorare al servizio del territorio. Tutti hanno votato a favore della norma secondo un’idea perfettamente condivisa e sul piano politico la condivide sia il presidente della Regione che il governo tutto”.